La casa green fa bene all’ambiente e anche al portafoglio. Nell’ultimo anno, complici le aspettative sul calo dei tassi di interesse e le offerte lanciate da alcune banche per cavalcare l’onda della direttiva Ue sull’efficientamento energetico degli immobili, il costo dei mutui per abitazioni di Classe A e B ha segnato una forte contrazione. Secondo […]
Un credito d’imposta automatico con tre fasce di sconto (45% per le piccole imprese, 35% per quelle medie e 10% per le grandi) che vale per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature destinati alle strutture produttive del Mezzogiorno. Le risorse stanziate fino al 2019 ammontano a 2,4 miliardi di euro. Ecco il bonus Sud che nella sua versione “potenziata” si prepara al debutto il prossimo 27 aprile, data in cui sarà possibile accedere alla piattaforma telematica dell’Agenzia delle Entrate per la presentazione delle istanze. A fare il punto su questa e altre opportunità a disposizione delle imprese che investono è stato il seminario di approfondimento sulle agevolazioni fiscali organizzato oggi a Catania da Confindustria.
“Dopo sette anni di crisi ininterrotta, segnati per il Mezzogiorno dalla perdita di 40 mila aziende e 500 mila occupati – ha detto il vice presidente di Confindustria Catania, Antonello Biriaco – non possiamo parlare di ripresa, ma certamente di un discreto miglioramento del clima economico. Anche tra le nostre imprese registriamo segnali positivi: dal settore chimico-farmaceutico a quello agro-alimentare, dall’ hi- tech alle telecomunicazioni, c’è un fermento positivo che va incoraggiato. Oggi, nelle politiche per il Sud, si intravede un apprezzabile cambiamento. Non abbiamo mai chiesto interventi a pioggia, ma azioni selettive capaci di fare da contrappeso agli svantaggi strutturali del territorio. Le misure di cui disponiamo oggi vanno in questa positiva direzione”.
“La crisi economica ha determinato una vera e propria selezione darwiniana – ha chiarito Massimo Sabatini, direttore delle politiche regionali e della coesione territoriale di Confindustria -. Sul mercato sono rimaste le imprese migliori, che si distinguono per volumi di fatturato, redditività e capacità innovativa. Ma ora bisogna intervenire sulla produttività e sulla leva degli investimenti. Se nel 2016 si è toccata la soglia minima nel volume di risorse trasferite dallo Stato a favore delle imprese, il trend oggi è cambiato. Strumenti come il credito d’imposta per il Sud rappresentano un modello agile ed efficace che ci auguriamo possa essere utilizzato anche per l’utilizzo di altre risorse”.
Anche per il presidente della sezione Alimentari di Confindustria Catania, Santi Finocchiaro, dopo un lungo periodo di assenza di politiche di riequilibrio a favore del Mezzogiorno, “c’è una rinnovata attenzione del Governo nei confronti delle imprese: un mix di aiuti che va dagli incentivi automatici al piano “Industria 4.0” per la digitalizzazione delle aziende, fino al credito d’imposta per la ricerca e l’innovazione, che può dare una spinta sostanziale alla ripresa”.
Ad arricchire il quadro delle agevolazioni, come ha spiegato il presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Catania, Giorgio Sangiorgio, due importanti strumenti inseriti nella legge di Bilancio 2017: la proroga del superammortamento, che si applica all’acquisizione di beni strumentali, e l’iperammortamento che riguarda specifiche categorie di beni materiali e immateriali.
Nell’ ambito della programmazione europea 2014 -2020, invece, come ha sottolineato Dario Tornabene, dirigente dell’ assessorato regionale alle Attività produttive, due gli obiettivi tematici di rilievo: “Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione”, con una dotazione finanziaria di 450 milioni di euro e “Aiuti alle imprese”, dove sono appostate risorse per 650 milioni di euro. “Per rimediare alle difficoltà del passato – ha aggiunto Tornabene – si sta puntando al rafforzamento e allo snellimento dell’azione amministrativa che dovrebbe consentire, grazie a un “pool” di esperti creato ad hoc, una rapida valutazione dei progetti presentati dalle imprese”. Intanto, potrebbero finalmente vedere la luce entro il mese di aprile, i primi bandi regionali ricollegabili alle seguenti azioni: 1.1.2 (acquisto di servizi per l’innovazione tecnologica, organizzativa e commerciale delle imprese); 1.1.3 (sostegno all’innovazione di processo e di prodotto e all’industrializzazione dei risultati della ricerca); 1.1.5 (finanziamento di linee pilota e azioni di validazione precoce dei prodotti su larga scala).