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Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha recentemente autorizzato la realizzazione di Elmed, l’interconnessione elettrica tra Italia e Tunisia, con un decreto emesso il 10 maggio. Questo ambizioso progetto sarà portato avanti da Terna, gestore della rete elettrica italiana, in collaborazione con STEG, il gestore della rete tunisina.
Un Progetto di Portata Internazionale
L’elettrodotto Elmed rappresenta un investimento complessivo di circa 850 milioni di euro e avrà una lunghezza totale di circa 220 km, la maggior parte dei quali realizzati tramite cavo sottomarino. Questo collegamento in corrente continua da 600 MW raggiungerà una profondità massima di circa 800 metri lungo il Canale di Sicilia.
Il Ministro Gilberto Pichetto Fratin ha sottolineato l’importanza strategica di questo progetto, affermando che “L’autorizzazione della nuova interconnessione tra Italia e Tunisia, oltre ad essere un importante traguardo all’interno degli obiettivi sfidanti di transizione energetica fissati nel PNIEC, consentirà al Paese di rafforzare il ruolo di ‘hub’ elettrico in Europa e nell’area mediterranea, diventando protagonista a livello internazionale”.
Una Spinta verso la Decarbonizzazione
L’amministratore delegato e direttore generale di Terna, Giuseppina Di Foggia, ha descritto Elmed come uno dei progetti più significativi del Piano Industriale 2024-2028 di Terna. “L’autorizzazione ottenuta dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica è un importante passo avanti verso la sua realizzazione. Una volta in esercizio, l’opera darà un rilevante contributo al percorso di decarbonizzazione del sistema”, ha dichiarato Di Foggia. Ha inoltre evidenziato l’importanza delle interconnessioni per incrementare l’indipendenza energetica e diversificare le fonti di approvvigionamento, sottolineando come l’Africa rappresenti una terra di opportunità per investimenti, infrastrutture e trasferimento di competenze.
Sicilia: Protagonista e Hub Energetico
Il Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha elogiato il ruolo chiave della Sicilia in questo progetto. “L’autorizzazione definitiva al nuovo elettrodotto che collegherà Italia e Tunisia è un grande risultato nel processo di transizione energetica che vede il nostro Paese in prima linea. Grazie alla sua collocazione geografica e alle sue caratteristiche ambientali, l’Isola infatti è candidata a diventare un importante hub energetico nazionale, con notevoli ricadute in termini di sviluppo economico”.
Dettagli Tecnici del Progetto
Il lato italiano dell’opera, autorizzato dal MASE, prevede che il cavo terrestre si sviluppi per 18 km dall’approdo di Castelvetrano (TP) fino alla stazione di conversione che verrà realizzata a Partanna (TP), in prossimità dell’esistente stazione elettrica. In Tunisia, la stazione elettrica sarà realizzata a Mlaabi, nella penisola di Capo Bon.
Finanziamenti e Impatto Europeo
L’interconnessione Elmed è uno dei progetti inclusi nel Piano Mattei ed è considerata strategica per il sistema elettrico italiano nell’ambito degli obiettivi di transizione energetica fissati dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC). Il progetto mira a migliorare l’integrazione dei mercati dell’Unione Europea e dei Paesi Nord Africani, garantendo un maggiore sviluppo delle fonti rinnovabili e migliorando la sicurezza dell’approvvigionamento energetico.
Dei 850 milioni di euro necessari per l’opera, 307 milioni sono stati stanziati dalla Commissione europea tramite il programma di finanziamento Connecting Europe Facility (CEF), destinato allo sviluppo di progetti chiave per il potenziamento delle infrastrutture energetiche comunitarie. È la prima volta che l’Unione Europea finanzia un progetto in cui uno dei paesi coinvolti non fa parte dell’Unione.
Conclusioni
L’interconnessione Elmed rappresenta un passo significativo verso la realizzazione degli obiettivi di transizione energetica e indipendenza energetica dell’Italia. Grazie a questo progetto, l’Italia non solo rafforzerà la propria posizione come hub energetico nel Mediterraneo, ma contribuirà anche alla sicurezza e sostenibilità del sistema elettrico europeo.