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Un pesce spesso ignorato sulle tavole italiane diventa ambasciatore di sostenibilità, tradizione e innovazione culinaria. È il suro, anche detto sauro o sugarello, la specie scelta quest’anno dal Dipartimento della Pesca Mediterranea della Regione Siciliana per il progetto biennale “Interventi nei mercati all’ingrosso e al dettaglio e nel canale Horeca per migliorare la conoscenza e il consumo delle specie dimenticate”. L’obiettivo è chiaro: valorizzare le risorse ittiche meno conosciute e contribuire a un consumo più responsabile del pescato locale.
Dopo la boga nel 2024, tocca ora al suro: un pesce dalle eccellenti proprietà nutrizionali – oltre 18 grammi di proteine per 100 grammi – e dalle interessanti potenzialità in cucina, spesso trascurato dai consumatori e dalle carte dei ristoranti.
Show cooking stellato: appuntamento il 4 giugno
A promuovere il suro sarà uno chef d’eccezione: Nino Ferreri, una stella Michelin dal 2022, patron del ristorante Limu di Bagheria. Sarà lui a guidare, insieme al resident chef Alberto Maniscalco del Mangia’s Himera Resort, un cooking show gratuito (su prenotazione), in programma martedì 4 giugno alle 17.30 presso il Mangia’s Himera Resort di Campofelice di Roccella.
Il pubblico assisterà alla preparazione di tre piatti creativi a base di suro, accompagnati da una selezione di vini della cantina Feudo Disisa di Monreale. Un’occasione per scoprire come valorizzare un prodotto “povero” con tecnica, rispetto della materia prima e spirito innovativo. «Il nostro mare è un tesoro da scoprire – afferma Ferreri – e il nostro ruolo è valorizzarlo, anche attraverso quelle specie spesso dimenticate ma ricche di potenzialità».
Per partecipare è richiesta la registrazione a questo link: Modulo di iscrizione
Il suro, identikit di un pesce sottovalutato
Il Trachurus trachurus, nome scientifico del suro, appartiene alla stessa famiglia della ricciola (Carangidi). Ha corpo affusolato, colorazione dorsale bluastra, pinne rossicce e vive tra i 10 e i 400 metri di profondità. Viene pescato con reti a strascico o a circuizione, ma anche con reti da posta. Economico, abbondante, ricco di proteine e lipidi, rappresenta una risorsa preziosa per una dieta sana e un consumo consapevole.
Un progetto per cambiare paradigma
Il progetto della Regione Siciliana si inserisce in un contesto di trasformazione del comparto ittico. Se un tempo erano i consumatori ad adattarsi al pescato disponibile, oggi il mercato si è invertito: la domanda guida l’offerta, riducendo drasticamente la varietà di specie consumate – da oltre 150 negli anni ’50 a meno di 40 oggi, con il 90% del consumo concentrato su appena 10 specie.
Un meccanismo che ha generato squilibri ecologici e instabilità economica nel settore. La promozione di specie “neglette” punta invece a riequilibrare domanda e offerta, valorizzando biodiversità e filiere locali.
Il progetto è finanziato dal PN FEAMPA 2021-2027, Fondo Europeo per gli Affari Marittimi, Pesca e Acquacoltura, attraverso l’Operazione 15, Azione 4, Obiettivo Specifico 2.2.
Chi è Nino Ferreri
Classe 1989, originario di Trabia, lo chef Nino Ferreri ha maturato la sua passione per la cucina in famiglia, in una Sicilia dove il cibo è cultura e condivisione. Dopo un percorso formativo in ristoranti italiani ed esteri, ha dato vita al Limu, ristorante stellato ricavato nell’affascinante Torre Ferrante a Bagheria. Riconosciuto dalla guida Michelin nel 2022, il Limu è oggi una delle punte d’eccellenza della nuova cucina siciliana, attenta alla tradizione e al territorio.
Ferreri, con la sua cucina contemporanea e sostenibile, rappresenta il volto giovane e innovativo di una Sicilia che non ha paura di riscoprire le proprie radici, anche attraverso il pesce “dimenticato”.