L’Unione Europea, con il Regolamento (UE) 2023/1115, è stata chiara: nessun prodotto legato alla deforestazione potrà più essere commercializzato nel mercato europeo. L’obiettivo è ambizioso: proteggere le foreste, combattere il cambiamento climatico e fermare un processo che, dal 1990, ha cancellato 420 milioni di ettari di boschi nel mondo. Una perdita che non è solo […]
Si svolgerà il 7 giugno 2025, presso la sede dell’Istituto Sperimentale Zootecnico per la Sicilia in via Roccazzo 85 a Palermo, l’incontro conclusivo del progetto GenoModCinProLac – acronimo di “Salvaguardia del patrimonio genomico delle razze Modicana e Cinisara anche attraverso la qualificazione e la valorizzazione della biodiversità dei loro prodotti lattiero-caseari” – finanziato nell’ambito della Sottomisura 16.1 del PSR Sicilia.
Una giornata ricca di contenuti scientifici, economici e comunicativi, nata per condividere i risultati di un’esperienza pluriennale che ha coinvolto imprese agricole, centri di ricerca, enti istituzionali e realtà specializzate nel marketing e nella promozione agroalimentare, con un obiettivo comune: salvaguardare la biodiversità animale siciliana e rilanciare il formaggio Palermitano come prodotto identitario.
Il programma si aprirà alle 9:30 con la registrazione dei partecipanti, seguita dai saluti istituzionali di Giorgio Carpenzano (IPA Ragusa), Giovanni Siino (commissario dell’Istituto Sperimentale Zootecnico), Vera Abbate (sindaca di Cinisi) e Rosario Petta (sindaco di Piana degli Albanesi).
Alle 10:30, Giuseppe Licitra, responsabile scientifico e innovation broker del progetto, presenterà le finalità e le attività di GenoModCinProLac, introducendo i risultati della ricerca scientifica. Seguiranno gli interventi dei docenti e ricercatori del Dipartimento di Agricoltura dell’Università di Catania (Di3A), Salvatore Bordonaro e Serena Tumino, che illustreranno la caratterizzazione genetica dei loci che influenzano qualità e attitudine casearia del latte delle due razze bovine.
A seguire, alle 10:55, Rosario Petriglieri del CoRFiLaC interverrà sul tema della riscoperta delle razze autoctone come garanzia del benessere animale e della qualità delle produzioni tradizionali. Alle 11:10, ancora Giuseppe Licitra analizzerà il bilancio dei nutrienti del Palermitano, mentre alle 11:25 Luisa Scatassa dell’Istituto Zooprofilattico di Palermo affronterà il tema della sicurezza alimentare nei processi tradizionali di caseificazione.
Un altro aspetto centrale sarà quello del miglioramento genetico: alle 11:40 il prof. Gabriele Marino dell’Università di Messina presenterà le potenzialità della fecondazione artificiale e dell’embryo transfer per consolidare e accelerare il progresso genetico delle razze Modicana e Cinisara.
Dopo una pausa caffè alle 11:55, i lavori riprenderanno alle 12:20 con un focus sul comportamento dei consumatori nella valorizzazione del Palermitano, a cura di Donatella Fiorentino e Mario Scolari (Teseo Marketing Research). Alle 12:40, Vincenzo Russo, docente IULM e direttore scientifico del Behaviour & Brain Lab, parlerà del neuromarketing come leva per comunicare e promuovere il Palermitano, anticipando la presentazione del packaging curata da Calogero Di Leo (Zeronoveventicinque – Sciacca) alle 13:00 e dello spot istituzionale, realizzato sempre da Russo per Addictive Ideas, alle 13:15.
Alle 13:30 è prevista una degustazione di prodotti caseari di razza Cinisara al pascolo, occasione per assaporare l’identità territoriale che il progetto punta a valorizzare.
Nel pomeriggio, dalle 14:30, Alessandro Fici di MF Evoluzione illustrerà i piani di comunicazione e promozione del Palermitano, mentre alle 14:50, Giuseppe Licitra presenterà la proposta di disciplinare per il riconoscimento DOP del formaggio e ne analizzerà le prospettive future.
La giornata si concluderà con l’intervento di Giuseppe Ingraffia, partner del progetto, che alle 15:10 ripercorrerà l’impatto del GenoModCinProLac “prima e dopo”, seguito alle 15:25 dalle conclusioni, con la partecipazione dei rappresentanti dell’Assessorato regionale all’Agricoltura: Antonino Drago, Fulvio Bellomo e Salvatore Barbagallo.
Il progetto ha visto come capofila l’Azienda Agricola Mezzasalma Daniela, affiancata da una rete di oltre dieci aziende agricole del territorio, dall’Università di Catania, da CoRFiLaC, MF Evoluzione, Addictive Ideas e altri attori del mondo agricolo, scientifico e della comunicazione.
Una giornata che sintetizza il lavoro di squadra tra tradizione e innovazione, ricerca e marketing, per dare nuova forza a un patrimonio zootecnico e culturale che appartiene alla Sicilia e al suo futuro.