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Palermo, il progetto dei sindacati per rilanciare la città

Palermo – Un ‘progetto per Palermo’ per sbloccare tutte le opere strategiche per il territorio, che faccia lavorare sinergicamente al rilancio economico tutti gli attori istituzionali, imprenditoriali, del mondo dell’associazionismo. E’ il punto di partenza della piattaforma unitaria sul rilancio di Palermo e del suo territorio, che Cgil Cisl Uil Palermo hanno discusso e approvato durante i lavori dell’attivo unitario, che si è svolto al Teatro santa Cecilia di Palermo e che oltre agli interventi dei tre segretari generali Cgil Palermo Enzo Campo, Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana e il coordinatore Uil Palermo Gianni Borrelli, ha visto anche la testimonianza di tanti rappresentanti delle categorie sulle vertenze del loro settore.

“Abbiamo messo insieme quelli che riteniamo essere i punti nodali dai quali deve passare lo sviluppo della città e del suo territorio – hanno spiegato i tre segretari – ma anche per quello di tutta la Regione e il Paese, motivo per il quale saranno temi che verranno posti al centro della manifestazione sullo sviluppo del Sud, che Cgil Cisl Uil terranno il prossimo 22 giugno a Reggio Calabria. Partendo da punti per noi irrinunciabili, come la legalità, il rispetto dei contratti di lavoro, della sicurezza, la capacità di rendere appetibili a possibili investimenti la nostra terra, le infrastrutture, lo sviluppo di tutti i settori industriali e del turismo, del tempo pieno nelle scuole, le Partecipate, le politiche sociali, l’avvio immediato dei cantieri per le infrastrutture attese, coinvolgeremo tutti gli attori interessati, istituzioni, mondo imprenditoriale e dell’associazionismo, perché solo con un lavoro sinergico e un unico ‘progetto Palermo’ la città e il suo territorio potranno rinascere”.

Il documento di Cgil, Cisl e Uil su Palermo

Fra i punti del documento discusso oggi anche il rilancio dell’agroindustria, della ricerca e dell’università; una sanità che sia adeguata alle esigenze dei territori; la crescita dei comparti del commercio e del turismo, congressuale e non, politiche sociali per contrastare la povertà, i temi della scuola e delle periferie, cultura e nuove tecnologie e la qualità della vita e la soluzione di vertenze cruciali come Blutec e il polo industriale di Carini, oltre al miglioramento del funzionamento della macchina amministrativa dei comuni e dei servizi delle Partecipate.

Tutti d’accordo sulla necessità di agire subito, lanciando un grido d’allarme “è ora di imprimere la svolta”. “Di fronte a una crisi così nera dalla quale ancora nei nostri territori non si intravede via d’uscita, è necessario attivare politiche industriali e del Lavoro concrete”, hanno aggiunto Campo, La Piana e Borrelli. “Le nostre proposte sono frutto di un impegno sinergico di tutte le nostre federazioni, perché Cgil Cisl Uil insieme a tutte le categorie, vogliono dare il loro contributo affinché si possa uscire dalla situazione di stallo, che stiamo vivendo”.

I sindacati: troppe opere incompiute

Sul fronte delle infrastrutture, si legge nella piattaforma dei tre sindacati: “L’area metropolitana primeggia purtroppo per le opere incompiute: dal sistema fognario alle opere di urbanizzazione, dal rifacimento delle reti idriche agli edifici sportivi, dall’adeguamento antisismico delle strutture pubbliche agli interventi di prevenzione e manutenzione per il dissesto idrogeologico. Occorre, peraltro, ultimare i grandi assi viari e ferroviari incompiuti e investire, altresì, in una rete intermodale che connetta efficacemente territori e persone tra le diverse aree, comprese quelle interne, per ottenere un efficace sistema di mobilità tra e per tutto il territorio unitamente ad un piano per la infrastrutturazione energetica e digitale”.

Servono dunque investimenti e migliorare l’utilizzo dei fondi disponibili, secondo i tre sindacati confederali, ma anche rafforzare, mediante la riqualificazione del personale, le strutture tecniche del comune, della città metropolitana e dell’Urega, affinché venga ridotto il tempo tra la progettazione e la realizzazione delle opere. Fra le opere ritenuti urgenti: la realizzazione della circonvallazione di Palermo che concretizzerebbe il collegamento extraurbano diretto tra le autostrade A19 e A29; l’implementazione e il completamento del sistema tranviario con la realizzazione di altre tre linee; il ripristino, sul versante ferroviario, dei collegamenti ferrati interrotti. Il finanziamento del progetto per l’elettrificazione della linea ferrata.

Il potenziamento dei sistemi portuali di Palermo e Termini Imerese, anche grazie al completamento del quadro normativo che renda operative le Zone Economiche Speciali, per accrescere la loro capacità ricettiva in termini di servizi commerciali e turistici, per garantire i livelli occupazionali, per incentivare nuova e buona occupazione tutelando, al tempo stesso, l’ambiente ed il diritto fondamentale alla salute e sicurezza. Spazio anche alla soluzione della vertenza Blutec e al rilancio del polo industriale di Carini e di Termini e del cantiere navale di Palermo, e al settore dei call center, da tempo in crisi e che solo sul territorio palermitano conta ben oltre 5 mila addetti.

Spazio dunque ai temi dell’università e ricerca, e dell’uso ai fini sociali dei beni confiscati o sequestrati alla mafia. La cultura e il turismo altri nodi al centro del documento dei sindacati, “mettendo insieme un’offerta che coniughi tradizione e innovazione, terziario e artigianato locale; mettendo in rete i teatri, quale strumento di promozione culturale e di attrazione turistico-commerciale; intervenendo sulla promozione delle destinazioni, mettendo in campo azioni anche legislative che mirino alla destagionalizzazione”.

“Il turismo – hanno ribadito i tre segretari – non solo dal punto di vista culturale e dell’immenso patrimonio della città ma anche quello congressuale con la creazione di un polo per attrarre lo svolgimento di eventi nazionali e internazionali, potrebbe aprire la strada ad investimenti privati finora insufficienti per il rilancio del settore”. Ma ciò che resta centrale è il Lavoro, insieme al contrasto al lavoro nero, del caporalato, e il rispetto delle regole sulla sicurezza sul lavoro. “A Inps e Inail chiederemo maggiore coinvolgimento delle parti sociali nel ragionamento complessivo legato ai protocolli per la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro, e abbiamo già proposto al comune di Palermo la sigla di un protocollo di legalità che preveda nei capitolati di appalti affidati dall’amministrazione comunale, clausole di salvaguardia nei cambi di appalto, e la certificazione della ‘legalità’ nei rapporti di lavoro delle imprese assegnatarie di appalti”. Non può mancare poi il tema delle Partecipate e dei servizi.

“Tema centrale – aggiungono i tre segretari – e improcrastinabile che merita il suo spazio di approfondimento: senza servizi adeguati lo sviluppo della città e di qualunque settore non può essere possibile, bisogna pensare al futuro dei lavoratori delle Partecipate e a standard di qualità che siano adeguati alle esigenze dei cittadini. Per questo abbiamo già concordato un tavolo di approfondimento per il prossimo 5 luglio, con tutte le nostre federazioni di settore per rilanciare il nostro impegno e il dialogo con il comune di Palermo”.

“Per contrastare la disoccupazione giovanile, è necessario puntare di più sull’alternanza scuola-lavoro e sul ruolo della formazione professionale che deve essere orientata alle nuove professioni e alle richieste del mercato del lavoro”. Nel testo spazio anche alle politiche sociali perché secondo Cgil Cisl Uil Palermo bisogna “destinare maggiori risorse per le politiche socio assistenziali, coordinandole e finalizzandole allo sviluppo dei servizi alla persona ed alla famiglia; investire sulla medicina territoriale, nelle cure intermedie e nella domiciliarità poiché in questi anni è aumentato il numero delle persone che hanno rinunciato a curarsi”.

“Bisogna aprire poi “una discussione sulle politiche abitative per trovare risposte al tema della casa. Gli anni della crisi hanno reso indispensabile e non più procrastinabile la creazione di un ‘progetto casa’” hanno aggiunto Campo, La Piana e Borrelli. Sulla pubblica amministrazione è necessario “garantire il perfetto funzionamento della macchina amministrativa, snellendo la burocrazia, valorizzando le professionalità dei dipendenti”. I tre segretari Enzo Campo, Leonardo La Piana e Gianni Borrelli concludono: “L’impegno d’ora in poi sarà quello di fare in modo che i punti della piattaforma si concretizzino per ridare la centralità che Palermo merita, salvaguardando il lavoro che c’è e creando la strada per consentire ai nostri giovani di non esser più costretti ad abbandonare la propria terra”.

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