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La Galleria In via Cluverio Officina di Palermo si prepara ad accogliere, a partire dal 13 marzo, una mostra dal titolo evocativo e ricco di suggestioni: Cette obscure clarté, un’espressione tratta dall’opera Il Cid di Pierre Corneille (1636). La doppia personale vedrà per la prima volta esposte le opere dell’ideatrice dello spazio, Joséphine Flasseur, in dialogo con le creazioni dell’artista francese Célia Nkala.

L’ossimoro scelto per il titolo della mostra racchiude in sé il mistero dell’esistenza e della creazione, il gioco degli opposti che caratterizza la realtà e il cambiamento perenne della materia e della conoscenza. Questa luce oscura, che si pensava fosse impenetrabile, assume nelle opere di Flasseur e Nkala nuove sfumature, dando vita a una narrazione visiva in cui illusione e visione si fondono in una dimensione artistica senza confini.
Un viaggio tra cielo e materia
Joséphine Flasseur e Célia Nkala condividono un comune interesse per il cielo notturno e i sogni della veglia. La loro ricerca si sviluppa attorno alla contemplazione della volta celeste e all’indagine dell’inafferrabile. Da un lato, Flasseur lavora sulla finzione e sulla sceneggiatura di una realtà alternativa, che attraverso la scultura si svincola da ogni pretesa di veridicità scientifica. Dall’altro, Nkala si avvale di un approccio metodico e analitico, utilizzando la materia come mezzo di esplorazione antropologica della condizione umana.
Le opere esposte, una ventina tra incisioni, sculture, disegni, bassorilievi, tessuti e video, restituiscono un immaginario sospeso tra sogno e scienza. La riflessione precede il gesto creativo di Nkala, mentre la regola accompagna la forma per condurre l’osservatore all’emozione. L’artista francese esplora i solchi di una cometa attraverso la tecnica dell’acquaforte, indaga la rivoluzione delle pietre come simbolo del destino e gioca con la sovrapposizione di materia e simbolismo, attraverso tarocchi in metallo e rappresentazioni del gioco d’azzardo. Le sue opere, allestite nel salotto della Galleria, diventeranno installazioni interattive, prendendo vita grazie all’intervento diretto del pubblico.

Arte e fisica quantistica: il tempo non lineare di Joséphine Flasseur
Una delle tematiche centrali della mostra è il concetto di tempo non lineare, ispirato alla scoperta del “Quantum Switch” nella fisica quantistica. Joséphine Flasseur esplora questo principio immaginando un futuro che potrebbe arrivare prima del passato. Le sue sculture in bassorilievo evocano particelle di luce, elaborate con uno stile che richiama l’arte antica ma con un’essenza profondamente contemporanea. La sua ricerca si colloca in un territorio di confine tra scienza e mito, tra razionalità e immaginazione.
Il dialogo con altri artisti e la performance di Rios Sullian
Come da tradizione della Galleria, la mostra si arricchirà nel tempo con nuovi interventi artistici. Il 2 aprile 2025 sarà la volta della performance del coreografo parigino Rios Sullian, che contribuirà a espandere ulteriormente le suggestioni dell’esposizione, intrecciando movimento e arte visiva in un continuum poetico.
Il percorso di Célia Nkala e Joséphine Flasseur
Célia Nkala, formatasi nelle arti applicate e nel design tessile, ha lavorato per anni come stilista presso la maison Christian Lacroix, per poi fondare nel 2007 la galleria Perception Park a Parigi. Dal 2016 ha scelto di dedicarsi esclusivamente alla sua ricerca artistica, sviluppando un linguaggio che interroga il rapporto tra oggetto, rituale e simbolismo universale. Le sue opere sono state esposte in importanti gallerie e musei internazionali, tra cui il Palazzo Sforzesco di Milano e il Kunstverein am Rosa-Luxemburg-Platz di Berlino.
Joséphine Flasseur, invece, ha un background eclettico che spazia dal cinema sperimentale alla fotografia, dalla sceneggiatura alla scultura. Dopo un periodo trascorso a New York, dove scopre il lavoro di Jackson Pollock, decide di avvicinarsi alla pittura. Parallelamente, lavora come attrice e assistente alla regia, collaborando con il Festival di Cannes e il regista James Cameron. La sua produzione artistica multidisciplinare l’ha portata a realizzare cortometraggi premiati, serie fotografiche e opere esposte in festival e rassegne internazionali.
Una mostra tra scienza, arte e immaginazione
Cette obscure clarté non è solo una mostra, ma un viaggio attraverso le domande irrisolte dell’universo e dell’arte. Le opere di Flasseur e Nkala invitano lo spettatore a esplorare il mistero della materia, del tempo e della percezione, in un gioco di luci e ombre che sfida ogni certezza. Un appuntamento imperdibile per chiunque voglia lasciarsi trasportare dalla potenza evocativa dell’arte contemporanea.