La casa green fa bene all’ambiente e anche al portafoglio. Nell’ultimo anno, complici le aspettative sul calo dei tassi di interesse e le offerte lanciate da alcune banche per cavalcare l’onda della direttiva Ue sull’efficientamento energetico degli immobili, il costo dei mutui per abitazioni di Classe A e B ha segnato una forte contrazione. Secondo […]
“Le startup possono essere l’alleato vincente per la digitalizzazione di imprese e pubbliche amministrazioni. In una logica di Open Innovation, il Pnrr potrebbe favorire questo genere di collaborazione che avrebbe un duplice risultato: favorire la crescita del mercato per le giovani imprese e accelerare nel contempo il processo di digitalizzazione da parte di aziende e Pa”. E’ la proposta che lancia con Adnkronos/Labitalia Valentina Sorgato, dal 2018 amministratore delegato di Smau, e inserita nella classifica Forbes tra le 100 donne italiane di maggior successo del 2019 e tra le 150 della community di Unstoppable Women nel 2020. Con il Pnrr l’Italia si trova di fronte all’ineludibile sfida della digitalizzazione. E parte da una posizione non di prima fila. “È noto che l’Italia non sia ben posizionata tra i Paesi europei nella sfida sulla digitalizzazione -spiega Sorgato-: l’indice Desi elaborato dalla Commissione Europea nel 2020 ci mette addirittura al 25° posto”. “La leva principale su cui agire -commenta la manager- per recuperare questo gap è quella culturale, poiché imprese ed enti locali in primis devono comprendere che è necessario favorire l’introduzione di processi digitali e stimolare l’acquisizione di competenze digitali”.
“Digital trasformation processo innanzitutto culturale”
Con il Pnrr e i cambiamenti post-Covid, tutto il sistema delle pmi dovrà gestire al meglio e rapidamente la digital trasformation e sarà una sfida soprattutto “culturale”, spiega ancora Valentina Sorgato, amministratore delegato di Smau, che supporta da oltre 50 anni le aziende e i suoi professionisti nel soddisfare i propri fabbisogni di innovazione promuovendo il networking e l’aggiornamento professionale. Smau, partita come Salone, nel tempo è diventata anche una piattaforma di relazione che collega le aziende all’intero ecosistema dell’innovazione, nazionale e internazionale: startup, incubatori, acceleratori, partner tecnologici, pubbliche amministrazioni, seguendo le dinamiche dell’Open Innovation. “Le pmi italiane -ricorda Sorgato- sono spesso guidate da una logica padronale, pertanto quello che serve per far loro intraprendere un deciso percorso verso la trasformazione digitale è che l’imprenditore si convinca che non ci sono strade alternative perché la sua azienda resti competitiva sui mercati. Attraverso il Premio Innovazione Smau -cita Sorgato- favoriamo la diffusione delle buone pratiche affinché possano diventare fonte di ispirazione e modelli da emulare da parte di altre aziende”.
Aziende che hanno risposto in tempi rapidi hanno vinto la sfida
Competenze da acquisire obbligatoriamente da parte delle imprese dopo la pandemia. “Per molte aziende italiane il Covid ha drasticamente accelerato una spinta alla digitalizzazione che diversamente si sarebbe lentamente affermata nei prossimi anni. Dalla gestione dei propri clienti con canali digitali alla necessità di far lavorare i propri dipendenti da casa, dalla possibilità di fare interventi da remoto alla richiesta di acquisti online: le aziende che hanno saputo rispondere in tempi rapidi a queste improvvise esigenze indotte dalla pandemia sono quelle che hanno vinto la sfida e sono riuscite a conquistarsi la permanenza sul mercato per i prossimi anni”, conclude Sorgato.
“Più donne al lavoro ma con modelli vincenti”
Tra le cose che l’Europa ci chiede di realizzare, ci sono anche una maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro e una maggiore presenza delle donne nei luoghi decisionali. Ma “bisogna evitare che ci sia un maggior coinvolgimento delle donne solo perché saranno disponibili importanti risorse economiche su questo tema” dice ad Adnkronos/Labitalia Valentina Sorgato, amministratore delegato di Smau. E’, invece, “fondamentale un’azione di corretta informazione e condivisione di best practice per facilitare l’identificazione di modelli vincenti che possano essere replicati”, dice Sorgato ricordando che “come Smau stiamo dialogando con diverse Regioni italiane per favorire dei Tavoli di lavoro in cui siano presentate esperienze di successo a beneficio di imprese ed enti locali che abbiano il compito di stimolare la partecipazione delle donne al mondo del lavoro”.
Smau, pronti a ripartire in presenza
“Nell’ultimo anno l’attività di Smau non si è mai fermata, pur fermandosi gli eventi: nel nostro ruolo di piattaforma di incontro tra i protagonisti dell’ecosistema dell’innovazione abbiamo sempre continuato a facilitare le connessioni, in digitale anziché in presenza, tra imprese consolidate, startup, abilitatori nazionali e internazionali. Ora siamo pronti a tornare anche in presenza con l’evento Smau a Milano il 12 e 13 ottobre 2021, per poi riprendere con le tappe regionali del Roadshow e a seguire anche con gli eventi internazionali a Londra, Berlino e Parigi”, conclude. (di Mariangela Pani per AdnKronos)