L’Unione Europea, con il Regolamento (UE) 2023/1115, è stata chiara: nessun prodotto legato alla deforestazione potrà più essere commercializzato nel mercato europeo. L’obiettivo è ambizioso: proteggere le foreste, combattere il cambiamento climatico e fermare un processo che, dal 1990, ha cancellato 420 milioni di ettari di boschi nel mondo. Una perdita che non è solo […]
Dopo undici anni la Regione siciliana torna ad assumere. Approvata oggi dall’Ars la norma presentata dal governo Musumeci che sblocca, finalmente, i nuovi concorsi. Già a partire dal 2020, quindi, sulla base del fabbisogno di ogni dipartimento – e nell’ambito del numero di posizioni che si libereranno in seguito ai pensionamenti ordinari – potranno essere avviate le selezioni. Fare ripartire le procedure permetterà, inoltre, all’amministrazione regionale di attivare le progressioni verticali, consentendo di valorizzare le professionalità esistenti.
«Un risultato storico – evidenzia il presidente della Regione Nello Musumeci – che ci permetterà di dare nuova linfa e una vitale boccata d’ossigeno agli uffici regionali, ormai da tempo afflitti, come tutta la Pubblica amministrazione, da una grave carenza di personale. Unitamente al Piano di mobilità e all’analisi dei processi e delle professionalità, attualmente in corso, con lo sblocco del turn-over il mio governo procede rapidamente nel profondo lavoro di ammodernamento ed efficientamento della macchina amministrativa».
«Questa legge – sottolinea l’assessore alla Funzione pubblica Bernardette Grasso – rappresenta un passo decisivo all’interno di un percorso strutturato che il governo porta avanti, fin dall’insediamento, per mettere ordine nell’intero assetto dell’amministrazione regionale. Per effetto del blocco delle assunzioni e dei prepensionamenti, infatti, gli uffici della Regione si sono trovati a operare con un organico spesso sottodimensionato. A ciò si aggiunge l’elevata età media del personale attualmente in servizio, che incide anche sulla propensione all’utilizzo delle nuove tecnologie e sulla carenza di alcune importanti e innovative competenze».
Dopo la sospensione estiva, sarà presentato dal governo un disegno di legge di riforma organica dell’intera materia, con particolare riferimento alla dirigenza.