L’Unione Europea, con il Regolamento (UE) 2023/1115, è stata chiara: nessun prodotto legato alla deforestazione potrà più essere commercializzato nel mercato europeo. L’obiettivo è ambizioso: proteggere le foreste, combattere il cambiamento climatico e fermare un processo che, dal 1990, ha cancellato 420 milioni di ettari di boschi nel mondo. Una perdita che non è solo […]
L’emergenza sanitaria da Covid 19 ha sconvolto le vite e la quotidianità di aziende e famiglie, rinchiusi forzatamente in casa si è cercato di continuare una vita tra le mura domestiche che fosse il più possibile produttiva. Alcune aziende più di altre sono riuscite ad ottenere risultati molto performanti affidandosi esclusivamente allo smartworking con il lavoro da remoto.
Le realtà produttive più reattive hanno approfittato di questo periodo per gestire clienti e risorse totalmente a distanza, hanno studiato e messo a punto nuove soluzioni per la condivisione del lavoro e cercato di ottenere il massimo in un momento di difficoltà e incertezza generale. Tra questa sicuramente avvantaggiate sono state le aziende del digitale, che per loro natura sono organizzazioni complesse ma agili, abituate al cambiamento e ad adattarsi alle continue novità del settore, sempre attentissime alle nuove opportunità offerte dalla tecnologia digitale.
IM*MEDIA, digital agency tutta siciliana based in Palermo, è tra le aziende dell’isola che meglio ha reagito al difficile periodo di chiusura forzata, non solo in termini di performance produttiva (l’agenzia non ha rallentato un solo progetto) ma soprattutto in termini di consapevolezza rispetto a opportunità di business futuri.
“La nostra agenzia -spiega Pasquale Esposito Lavina, co-founder di IM*MEDIA- lavora con clienti nazionali e locali con cui studiamo soluzioni specifiche e personalizzate che coprono i diversi aspetti del mondo digitale. Durante il lungo periodo della quarantena abbiamo potuto toccare con mano quanto alcune vecchie abitudini siano adesso completamente superflue. Mi riferisco soprattutto alla necessità di gestire e organizzare incontri fisici con i clienti, che per noi che lavoriamo a Palermo significa un notevole dispendio di energie per i nostri collaboratori, giorni di trasferta, maggiori costi e una generale diminuzione della produttività.”
Le aziende di successo sono spesso quelle che riescono a trasformare in opportunità i momenti di crisi. Così anche nella drammaticità di una pandemia si può approfittare per crescere e creare nuovi modelli di business.
“Abbiamo approfittato dello smart working forzato per mostrare a tutti i nostri clienti che una call conference è efficace quanto un incontro fisico se non di più -aggiunge Esposito Lavina- ad un meeting da remoto possiamo far partecipare tutte le figure coinvolte nel progetto, questo rappresenta un’opportunità di crescita e confronto soprattutto per i junior. Inoltre questa modalità, che ci risparmia di viaggiare su e giù per l’Italia, ci offre la possibilità di sentire i nostri clienti più spesso, consentendoci paradossalmente di seguirli meglio. Questo si traduce in una grande opportunità di crescita per tutte le aziende del Sud, che possono finalmente emanciparsi dalla necessità della presenza fisica obbligatoria. Oggi grazie a questa nuova consapevolezza le aziende del Nord e quelle del Sud possono competere ad armi pari. Il vantaggio competitivo per chi, con costi inferiori, decide di fare impresa al Sud è davvero forte.”
Telelavoro, smart working e call conference possono davvero essere uno strumento per colmare le distanze tra le imprese del Nord e chi ha deciso di rimanere a Sud. Soprattutto per le aziende di servizi o per le aziende del digitale e del multimedia che a distanza riescono ad ottenere performance eccellenti, investendo come IM*MEDIA in un territorio in cui le competenze non mancano ma i costi fissi aziendali rimangono sostanzialmente più bassi.