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Sabato 18 ottobre 2025, Michela Taccola — fondatrice di MenopauseBoost APS e divulgatrice digitale — è arrivata a Palermo da Milano insieme alla ginecologa Cinzia Polo, cofondatrice dell’associazione e specialista in menopausa. Le due professioniste hanno scelto l’Orto Botanico come location per la conferenza “MenoPausa. Più Vita!”, con l’intenzione di affrontare il tema in modo diverso: diretto, empatico, libero dai vecchi tabù. L’occasione è stata la Giornata Mondiale della Menopausa, promossa dalla International Menopause Society e sostenuta dall’OMS, che quest’anno ha posto l’accento sull’importanza di un corretto stile di vita e di un approccio più integrato alla salute femminile.
“Arrivare a Palermo per noi ha un valore speciale – ha spiegato Michela Taccola – non è stato facile, ma lo abbiamo voluto con forza perché sappiamo quanto qui, al Sud, serva una rete di riferimento dove trovare risposte e confronto”. “La menopausa non è una fine – ha aggiunto – ma un nuovo inizio: una fase che possiamo vivere con consapevolezza, sostenute da professionisti competenti. Stare bene si può!”
La Sala Lanza era gremita, a conferma che la menopausa non è più un tema da affrontare a bassa voce. È tempo di parlarne apertamente, con un linguaggio nuovo: quello della rete e dei social, dove le donne discutono, si confrontano e si riconoscono. Una “menopausa 3.0” che supera i pudori e si racconta per quello che è: una fase di vita complessa, ma piena di possibilità.
Momenti di tensione e di polemica.
Poi, tra un applauso e una slide, è arrivato il momento di tensione. Durante un intervento, uno dei medici presenti ha espresso opinioni che hanno suscitato reazioni dalla platea. Donne e colleghe in sala hanno interrotto il relatore, contestando affermazioni percepite come datate. Le parole hanno provocato mormorii, sguardi increduli, un disagio palpabile.
La ginecologa Cinzia Polo ha chiesto la parola: “Il 18 ottobre è la Giornata mondiale della menopausa, e siamo qui per sfatare miti, non per perpetuare paure. Lei mi parla degli anni Settanta, sono passati cinquantacinque anni. Andiamo avanti! Bisogna aggiornarsi, non restare fermi ai dogmi del passato”. Poi ha precisato che oggi esistono terapie più sicure e personalizzate e che la scienza riconosce benefici cardiovascolari quando i trattamenti sono accompagnati da uno stile di vita sano. “In menopausa si vive quasi il 40% della vita — ha concluso — e quel tempo va vissuto bene, non sopportato”.
A questo punto, la sala è esplosa in un lungo applauso. Si è percepita la forza di un pubblico che non vuole più essere spettatore, ma parte attiva di un cambiamento culturale.
La ricostruzione dell’accaduto
“Il medico ha minimizzato i problemi sessuali delle pazienti in menopausa” – ha riferito la moderatrice ricostruendo l’accaduto puntualizzando che “le donne spesso faticano a parlare di certi temi con il ginecologo, figuriamoci con un medico di un’altra specialità.” “Inoltre – ha concluso Taccola- sostenere che con l’età il desiderio cala in tutti, anche negli uomini, perché non c’è più l’esigenza di procreare è una visione superata, che non tiene conto della realtà”.
L’episodio, più che un inciampo, è diventato il simbolo di un contrasto più profondo: quello tra vecchie teorie e nuove visioni, tra una medicina che parla e una che finalmente dialoga. Palermo, per un giorno, ha racchiuso in una sala il passaggio d’epoca tra il prima e il dopo. Un dibattito acceso, ma necessario. Perché è nel confronto, non nel silenzio, che nasce una vera rivoluzione culturale.
MenopauseBoost APS invita le donne a non restare spettatrici, ma protagoniste del cambiamento: unirsi all’associazione significa entrare in una rete viva, fatta di confronto, competenza e ascolto.
Brigida Raso