La casa green fa bene all’ambiente e anche al portafoglio. Nell’ultimo anno, complici le aspettative sul calo dei tassi di interesse e le offerte lanciate da alcune banche per cavalcare l’onda della direttiva Ue sull’efficientamento energetico degli immobili, il costo dei mutui per abitazioni di Classe A e B ha segnato una forte contrazione. Secondo […]
“Credo che Termini Imerese, dopo la scelta discutibile della Fiat, sia destinata a tornare a essere un punto di riferimento per l’economia industriale di questa regione. Abbiamo fatto male ad inseguire il miraggio della riattivazione di quel tipo di produzione però siamo aperti a qualunque soluzione possibile”.
Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ai giornalisti, a margine della firma della convenzione tra Invitalia e il Polo Meccatronica Valley per l’incubatore di Termini Imerese. “Per quasi 15 anni abbiamo dovuto aspettare che qualcuno riaprisse lo stabilimento di Termini Imerese per produrre macchine – ha proseguito – non si è capito se a gasolio, a benzina o elettriche e non abbiamo visto nulla. Avremmo avuto bisogno a Roma di una task force che fosse capace di individuare investitori italiani o stranieri, perché l’area di Termini diventasse appetibile. Non c’è stato”.
“Molto spesso il confronto è stato difficile – ha aggiunto Musumeci – i nostri lavoratori sono stanchi di ricevere gli ammortizzatori sociali, vorrebbero tornare a lavorare e quindi rilanciare l’area industriale di Termini Imerese diventa una sfida per tutti. E questa di oggi è davvero la prima tappa di una sfida che può portare ad una realtà diversa, non solo per startup e per i giovani che credono nell’autoimprenditorialità, ma anche per eventuali investitori stranieri in un’area importante, che è attraversata dall’autostrada e dalla ferrovia, che ha un porto suscettibile di ampliamento, vicina alla città metropolitana di Palermo, credo che di più non si possa chiedere ad un’area per lo sviluppo industriale”. (ANSA).