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Webuild cresce nei grandi cantieri del Sud Italia

La storia delle 5mila imprese che compongono la filiera delle infrastrutture complesse che il Gruppo Webuild sta costruendo in Italia è anche una storia di territori. Trentino Alto Adige e Sicilia, Campania e Lombardia, Nord e Sud a unire la Penisola attraverso 5 grandi opere.

Al Nord la Galleria di Base del Brennero, il Terzo Valico dei Giovi, la linea M4 di Milano; al Sud l’alta velocità tra Napoli e Bari ed il raddoppio della linea ferroviaria Catania Palermo.

A dare il loro sostegno alla costruzione di queste opere 3.505 imprese provenienti dal Nord del paese; 677 dal Centro e 665 dal Sud. In totale 4.847 imprese (tra fornitori e subfornitori, che diventano 4.921 se si considerano anche le aziende straniere) della filiera Webuild impegnate a consegnare al paese infrastrutture moderne e sostenibili, ma anche per offrire una grande occasione di sviluppo.

 

Le opere al Sud: il futuro è nell’alta velocità

 

La frontiera del Sud è quella dell’alta velocità ferroviaria, che oggi si ferma a Napoli. Un confine invisibile oltre il quale i treni veloci non sono mai arrivati. L’impegno di Webuild e della filiera dei fornitori è quello di oltrepassare questo confine collegando la Puglia e la Sicilia attraverso linee moderne e veloci.

Nella tratta Napoli-Cancello della Napoli-Bari sono al lavoro 300 imprese, il 99% delle quali rappresentato da aziende italiane.

Tra queste la Fratelli Gentile, incaricata di gestire e trattare i rifiuti che vengono rinvenuti lungo il percorso del cantiere.

Solo nel periodo di lavoro che va dall’aprile del 2019 al dicembre dello scorso anno, i 48 autocarri dispiegati dalla F.lli Gentile hanno portato a termine 8.210 conferimenti presso impianti terzi finali di smaltimento, hanno raccolto 14 tipologie diverse di rifiuti, hanno messo al lavoro 6 escavatori adibiti al carico e coinvolto stabilmente 60 dipendenti. Un dispiegamento di forze e di persone necessario proprio per rispondere alle esigenze di questo territorio.

Il secondo grande cantiere aperto è invece in Sicilia, sulla linea Bicocca-Catenanuova, una tratta della Catania-Palermo che diventerà a doppio binario. Per rendere il treno più veloce la Natisone Lavori – uno dei 193 fornitori impegnati nel cantiere – ha messo al servizio un suo brevetto che permette una velocità di percorrenza dei treni a 80 km/h anche durante l’esecuzione dei lavori sotto il binario (spinta monoliti).

Anche in questo progetto, che sta dando lavoro e opportunità di sviluppo alla Sicilia, il capofila è Webuild, sostenuto, al Nord come al Sud, dalla ricca catena della filiera, capace di esprimere il meglio delle imprese italiane nel settore delle costruzioni.

 

“In Italia ci sono molti cantieri che stanno continuando a lavorare con tutta la filiera produttiva per rispettare gli obiettivi che ci siamo dati, nonostante il momento complesso. Cosi ad esempio i cantieri del Terzo valico in Liguria non si sono praticamente mai fermati– dichiara Nicola Meistro Operations Director di Webuild – e hanno dimostrato come poter lavorare in sicurezza nonostante l’emergenza sanitaria Covid-19 che ha colpito il nostro paese, insieme a tutte le imprese che lavorano con noi. Il doppio abbattimento sul tratto di linea nei canteri del Piemonte avvenuto nelle scorse settimane ha permesso di completare oltre la metà degli scavi sulla linea alta velocità Genova Milano, e in un contesto così complesso questo è stato un bel risultato per tutti coloro che hanno preso parte con noi a questa impresa. Allo stesso modo è stata recentemente raggiunta un’importante milestone nel nostro cantiere della Galleria di Base del Brennero che rappresenterà il collegamento ferroviario sotterraneo più lungo del mondo”.

Nei giorni scorsi infatti è stato completato lo scavo con breakthrough presso il cantiere di Isarco, dove grazie al metodo del congelamento è stato possibile evitare di dover spostare il percorso del fiume che interseca con basse coperture il tracciato della Galleria di base del Brennero e ridurre gli impatti ambientali. “Anche in questo caso, grazie ad un lavoro di squadra che coinvolge non solo le nostre maestranze ma anche la lunga catena di piccole e medie aziende che compongono la filiera che lavora nei cantieri di Webuild in Italia, alcune delle quali fanno già parte di “Progetto Italia”, come Cossi Costruzioni” conclude Meistro.

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