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Beni confiscati, Nuti (Cinque Stelle): “La legge farsa del Pd”

«Il Pd vuole approvare una legge farsa sui beni confiscati, piena di conflitti d’interessi che non agevola l’iter dei sequestri e che mette in mano una torta da 25 miliardi a Invitalia, che le cronache descrivono come un carrozzone pubblico e nota macchina clientelare e inefficiente». È questa la denuncia di Riccardo Nuti, parlamentare membro della commissione Antimafia.

«A breve il testo sui beni confiscati – spiega il deputato – arriverà in Senato e il Pd sta facendo carte false, come già fatto alla Camera, per affidare la gestione di un così ricco patrimonio a una società diventata famosa negli anni per aver registrato pesanti bilanci in rosso e per il fallimento di una grande quantità di aziende che nel corso del tempo le sono state affidate. Le cose non cambieranno di una virgola con Invitalia, che ci ha abituato a gestioni dissennate».

«In più – continua Nuti – si registreranno pesanti conflitti d’interessi perché, senza la benché minima trasparenza, la maggioranza vuole creare dei comitati di supporto nella gestione dei beni, dove siederanno soggetti tra i quali sindacati, Confindustria, associazioni e politici. E lo stesso vuole fare anche all’interno dell’Agenzia per i Beni Confiscati (ANBSC), che in questo modo verrà inspiegabilmente snaturata. Come se non bastasse, i limiti inseriti sugli amministratori giudiziari saranno un clamoroso bluff dato che non sono accompagnati da vincoli reali né da tetti massimi a compensi o sanzioni in caso di nomine illegittime, col rischio concreto che ci saranno altri “casi Saguto”».

«Già alla Camera – sottolinea invece Nuti – noi abbiamo proposto una soluzione, chiara ed efficiente, con la Destinazione anticipata, con precise garanzie sia per lo Stato che per l’acquirente». In questo modo, «la destinazione delle aziende, inclusa la vendita, avverrebbe sin dalla confisca di primo grado, cioè al termine della fase di sequestro, in modo da concedere sufficiente tempo alle autorità per valutare le possibilità di prosecuzione aziendale e per rimettere l’azienda all’interno del circuito economico legale».

«Invece di creare comitati per i soliti amici e avvantaggiare inutili carrozzoni – conclude Nuti – bisogna fare in modo che l’Agenzia, oltre ad avere più risorse tecniche ed economiche, abbia un ruolo attivo prima della confisca e non nella fase finale dell’iter come vuole questa scellerata maggioranza con questa legge. Ancora una volta il partito di Renzi si vanta di aver trovato la soluzione, ma invece è soltanto la nuova faccia di uno stesso problema, che resta e, anzi, così si aggraverà».

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