Si è svolto ieri a Catania, presso l’NH Hotel Parco degli Aragonesi, il primo appuntamento del programma “La sfida della sostenibilità – Stakeholders a confronto”, organizzato da Manageritalia Sicilia. Con oltre 120 partecipanti tra rappresentanti istituzionali, imprenditori e giovani universitari, l’evento dal titolo “Verso un futuro sostenibile” ha inaugurato un ciclo di incontri in cinque […]
È all’alba del 21 novembre che è iniziato il viaggio della Carovana dell’Innovazione. Una carovana di idee, talenti e visioni in movimento. Da Catania a Palermo, passando per centri più piccoli ma non meno pulsanti di energia creativa, studenti, startupper e ricercatori, con entusiasmo e determinazione hanno partecipato al Premio Innovazione Sicilia 2024, simbolo di un futuro che non si aspetta, ma si costruisce.
Giovedì scorso, l’Ecomuseo Urbano Mare Memoria Viva di Palermo si è trasformato in un laboratorio di creatività e confronto. Decine di giovani provenienti da tutta la regione si sono incontrati per condividere esperienze, apprendere e, soprattutto, immaginare il domani.
La competizione, che ha raccolto ben 263 candidature, ha premiato i progetti che meglio incarnano i valori di sostenibilità, innovazione e impatto sociale. I vincitori uno per ogni categoria, scelti da un team di esperti, rappresentano un mix di talento, creatività e tecnologia. Soluzioni che spaziano dall’agroalimentare alla scienza della vita, dall’energia rinnovabile all’inclusione digitale.
L’innovazione attraverso gli occhi dei giovani
La cerimonia è stata ricca di panel tematici, workshop e momenti di networking, ma al centro di tutto c’erano le persone: giovani menti desiderose di fare la differenza, tra cui Giorgia C.D., Chiara D., Davide C., Luca P., Elena M., Federica Z. e Anna P., che portando passione, idee e voglia di esplorare un nuovo orizzonte hanno condiviso le loro impressioni sui prototipi e le idee presentate, sottolineando il valore dell’iniziativa.
“Mi ha fatto riflettere su quanto le infezioni ospedaliere siano un problema trascurato e su come la tecnologia possa davvero fare la differenza,” ha dichiarato Giorgia C.D., specializzanda in Medicina, commentando il progetto Copernico, vincitore del Premio Innovazione Sicilia 2024 nella categoria Scienze della Vita. Questo sistema rivoluzionario combina intelligenza artificiale, blockchain e digital twin per ottimizzare e standardizzare le pratiche igieniche dei nosocomi e nella prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza sanitaria (ICA).
“COPERNICO rappresenta un passo avanti nella gestione delle cure ospedaliere, unendo innovazione tecnologica e centralità della persona”, – ha sottolineato Nicolò D’Amico, CEO di Prismed – “non è solo un progetto teorico: è già operativo presso la Casa di Cura Villa Serena a Palermo, dove ha dimostrato un impatto concreto.” Infatti, uno studio prospettico condotto su 1.000 interventi igienici ha evidenziato: una riduzione del 93,9% delle infezioni nosocomiali e un miglioramento clinico nel 100% dei pazienti trattati. Questi numeri testimoniano l’efficacia del sistema, che si pone come un modello per un’innovazione sanitaria sostenibile e replicabile.
Il team Prismed ha conquistato anche il titolo di vincitore assoluto del Premio Innovazione Sicilia 2024 del valore di 10.000 euro. La vittoria è avvenuta grazie a una votazione online aperta, che ha registrato 640 voti a loro favore. Di seguito, gli altri progetti vincitori per ogni categoria:
- Turismo, Cultura e Beni Culturali: Viaggio ‘nte Vanedde (Associazione Giampilieri 2.0).
- Energia: Archimede.World (Archimede Srl).
- Ambiente, Risorse Naturali e Sviluppo Sostenibile: Escooh Legnovivo.
- Agroalimentare: Lisygrow (Simone La Malfa / CleverGrow).
- Smart Cities: Yourbes (Rosario Sgroi)
“Mi ha colpito come un’applicazione tecnologica possa rendere più efficienti processi che sembravano immutabili, come l’irrigazione,” ha commentato Chiara D., studentessa di Scienze Ambientali, riferendosi a Lisygrow, un sistema che utilizza sensori avanzati e algoritmi predittivi per monitorare l’umidità del suolo e regolare automaticamente l’irrigazione. Il progetto, operativo in diverse aziende agricole siciliane, ha permesso di risparmiare fino al 30% di acqua, migliorando al contempo la resa dei raccolti del 20%.
Invece, Davide C., studente in Ingegneria Energetica, ha riflettuto sulle potenzialità di Archimede: “È sorprendente pensare a come un sistema modulare possa portare energia e internet in aree completamente isolate. Questo tipo di innovazione potrebbe rivoluzionare intere comunità in regioni remote del mondo.” In particolare, il progetto combina energia rinnovabile e connettività satellitare, garantendo autonomia energetica per 72 ore anche in condizioni estreme.
Per Luca P., il progetto più coinvolgente è stato Viaggio ‘nte Vanedde, che combina storytelling digitale e mappatura interattiva per valorizzare borghi storici. “È incredibile come la tecnologia possa dare nuova vita a luoghi pieni di storia. Mi sono immaginato turisti e residenti che riscoprono insieme le tradizioni del passato.” Grazie a QR code posizionati nei punti chiave del borgo, i visitatori possono accedere a contenuti multimediali che raccontano storie locali, arricchendo l’esperienza culturale.
“L’idea di utilizzare il legno come elemento principale per costruire edifici sostenibili mi ha davvero affascinato,” ha osservato Elena M., ventiduenne studentessa in Ingegneria. Escooh Legnovivo propone pannelli di legno ecologico che riducono del 50% le emissioni di CO₂ rispetto ai materiali tradizionali e migliorano l’isolamento termico del 30%. Questi pannelli rappresentano una soluzione concreta per un’edilizia più rispettosa dell’ambiente.
Giulio Superti-Furga, innovatore dell’anno
Un altro punto centrale della giornata, che ha catalizzato l’interesse dei partecipanti e l’ammirazione degli studenti è stata l’intervista condotta dal giornalista Nino Amadore al biologo molecolare Giulio Superti-Furga. Proclamato innovatore dell’anno durante il #PIS2024 e Direttore scientifico della Fondazione Ri.MED, ha offerto una visione chiara e ambiziosa del futuro: “La medicina sarà sempre più basata sulla prevenzione, non solo sulla cura e studiare il genoma umano ci permette di intervenire prima che le malattie si manifestino, migliorando la qualità della vita”.
E come futuro responsabile del Centro per le Biotecnologie e la Ricerca Biomedica (CBRB) in costruzione a Carini ha dichiarato: “il centro sarà una cattedrale della scienza, un luogo dove menti brillanti si incontrano.” Il CBRB vedrà la luce i primi mesi del 2026 e rappresenta un polo di eccellenza destinato a rivoluzionare la medicina personalizzata e preventiva. Il centro sfrutterà tecnologie avanzate per analizzare il patrimonio genomico unico della Sicilia, sviluppando terapie innovative per la prevenzione e il trattamento delle malattie.
“Non abbiate paura di fallire – ha sottolineato il biologo molecolare durante il suo intervento — fallire non è un problema, ma invecchiare senza aver provato lo sarebbe. L’innovazione nasce dove c’è coraggio di osare.”. Gli studenti presenti hanno espresso grande ammirazione per la figura di Superti-Furga, descrivendolo come un leader visionario, capace di coniugare rigore accademico e audacia imprenditoriale. Il suo invito alla collaborazione e alla ricerca senza confini e la sua idea di costruire un centro di eccellenza in Sicilia ha suscitato entusiasmo e speranza, non solo per le prospettive di sviluppo scientifico ma anche per il potenziale impatto economico e culturale sul territorio.
“Le sue parole mi hanno ispirato profondamente e hanno rafforzato la mia convinzione che tecnologia e medicina siano ormai inseparabili,” ha affermato Giorgia C.D., che ha poi aggiunto: “Oggi fare ricerca è spesso legato a una lunga carriera accademica ed è molto difficile senza fortuna o le giuste connessioni. Sarebbe importante creare ambienti di ricerca svincolati dall’accademia, accessibili anche ai giovani, perché è l’entusiasmo a rendere davvero fruttuoso il lavoro innovativo. Mi piacerebbe far parte di contesti che promuovono il miglioramento e l’innovazione, non limitandosi ai soliti schemi accademici.”
Le Voci dei Giovani: Esperienze e Proposte
L’evento del 21 novembre ha registrato un’ampia partecipazione, con quasi 1.100 QR code registrati all’ingresso, un dato che testimonia il crescente interesse per l’innovazione in Sicilia. Ma ciò che ha reso la giornata davvero speciale è stata la partecipazione attiva degli studenti, che hanno offerto spunti e riflessioni per rendere l’iniziativa ancora più inclusiva e stimolante. Come suggerito da Marco F., studente di Ingegneria: “Aggiungere spazi dedicati ai progetti studenteschi potrebbe rendere l’evento ancora più interattivo e coinvolgente. Abbiamo tutti qualcosa da imparare, ma anche da condividere.” Alle sue parole fa eco la collega di secondo anno Anna P., che ha suggerito: “Creare una categoria di Premi per gli studenti, anche con idee ancora allo stato embrionale, perché valorizzerebbe il loro impegno”.
Durante tutta la giornata, i dibattiti e le discussioni sono stati intervallati da brevi pause. Federica Z., studentessa di ingegneria a Palermo, ha apprezzato particolarmente l’atmosfera dell’evento: “Abbiamo potuto assaggiare piatti locali e ricevere gadget come magliette, blocchi e penne, grazie agli sponsor. È stato emozionante confrontarsi con studenti e innovatori di discipline diverse. Eventi come questo ci ricordano quanto la collaborazione possa generare cambiamenti reali.”.
Conclusioni: Un Futuro da Costruire
La Carovana dell’Innovazione ha dimostrato che la Sicilia non è solo un’isola, ma un crocevia di idee, talenti e possibilità. Il Premio Innovazione Sicilia 2024 ha rappresentato un’occasione unica per celebrare l’ingegno e la creatività dei giovani, offrendo loro una piattaforma per confrontarsi con leader del settore e progetti di rilievo internazionale.
L’evento ha lasciato un segno profondo non solo per i progetti premiati, ma anche per il cambiamento culturale che ha generato.
Giorgia C.D., appassionata di tecnologia con il desiderio di approfondire la connessione tra medicina e ingegneria biomedica, ha espresso con passione cosa significhi per lei il concetto di innovazione. “L’innovazione non è solo un’idea astratta, ma un impegno quotidiano per costruire un mondo migliore. Per me,significa vedere qualcosa che ancora non esiste, aprire nuove prospettive. Non si tratta solo di migliorare un’idea esistente — quella è un upgrade! Innovare significa guardare oltre, rompere gli schemi e creare qualcosa che possa davvero fare la differenza.”
Con progetti come Copernico e iniziative come il Centro per le Biotecnologie e la Ricerca Biomedica di Carini, la regione si pone come un laboratorio di sperimentazione e innovazione, pronta a giocare un ruolo centrale nello scenario del Mediterraneo.
Brigida Raso
Foto: per gentile concessione di Giorgia Cristina De Pasquale