La casa green fa bene all’ambiente e anche al portafoglio. Nell’ultimo anno, complici le aspettative sul calo dei tassi di interesse e le offerte lanciate da alcune banche per cavalcare l’onda della direttiva Ue sull’efficientamento energetico degli immobili, il costo dei mutui per abitazioni di Classe A e B ha segnato una forte contrazione. Secondo […]
Molte cose sono cambiate negli ultimi anni nel settore della pubblicità dei bookmaker, sempre nell’ottica di offrire una possibilità di svago responsabile e senza scadere nella patologia con tutti i suoi rischi e pericoli. Stiamo parlando di un mondo che è cambiato parecchio da quando è stato pubblicato il Decreto Dignità. Il Governo, composto da Lega e Movimento 5Stelle, lo aveva approvato nel mese di agosto 2018 mentre la sua entrata in vigore risale al luglio dell’anno successivo. Cos’è cambiato? Che da quel momento non sono più consentite le vecchie forme di promozione gratuita per incentivare al gioco.
Al centro di tutto era stato infatti messo il divieto di pubblicità nell’ambito del settore del gioco d’azzardo e in quello delle scommesse sportive, con l’intento dichiarato di limitare l’escalation della ludopatia. Tale divieto ha influito molto, soprattutto per ciò che concerne la scelta di nuove strategie alternative da perseguire, sull’attività dei bookmakers e sulle scommesse sportive stesse (assieme a una certa crescita della tassazione in questo specifico settore commerciale e finanziario).
L’entrata in vigore del Decreto Dignità è legata a una ben precisa volontà di rallentare la corsa al gioco d’azzardo, in modo da tenere sotto un maggiore controllo i fenomeni patologici. Ad essere bloccata è stata qualsiasi tipologia di attività di pubblicità, sia diretta che indiretta, o di marketing digitale per il settore delle scommesse sportive (e anche dei casinò digitali). Che cosa è cambiato? Un aspetto che salta subito all’occhio è, per esempio, il fatto di non poter più vedere esposti a bordo dei campi di calcio i classici cartelloni pubblicitari per la promozione delle scommesse digitali. Stiamo parlando di sponsor che, peraltro, erano tra i maggiori delle squadre più in vista sia nell’ambito della serie A che della serie B. Come si sono organizzare allora le piattaforme per ottemperare alle nuove disposizioni? Sono state studiate strade alternative per restare in pista, evitando così di subire eccessive perdite che un simile cambio di passo avrebbe potuto causare al comparto economico-finanziario.
Nuove strategie digitali in ottemperanza alle disposizioni di legge
Ultimamente i bookmakers hanno adottato sempre nuove strategie digitali per proseguire con la propria attività nel rispetto della legge. Per esempio si è scelto di puntare sul miglioramento del posizionamento dei portali nell’ambito della SERP (Search Engine Results Page, ovvero la pagina dei risultati) dei motori di ricerca. In più sono stati aperti dei blog sportivi che hanno il nome del brand nel proprio dominio: è il caso, solo per citarne alcuni, di Williamhillnews, Bwin.tv e admiralnews.it. Questi operatori al momento possono procedere alla messa in evidenza delle proprie promozioni, come ad esempio i bonus senza deposito, solo ed esclusivamente nell’ambito del proprio sito o dei blog connessi e gestiti a tema. Ma non con pubblicità di tipo diretto, proprio per non incorrere in sanzioni pesanti.
Il provvedimento ha cercato insomma di mettere un freno alla pubblicizzazione indiscriminata di determinati servizi e al tempo stesso ha puntato ad aumentare i controlli per capire chi si trovi dietro queste specifiche attività promozionali. Tutto ciò nell’ottica anche di offrire una maggiore sicurezza sia per la gestione e la tutela del dati che in merito alle transazioni. I portali digitali che si limitino a riportare info e news legate al mondo delle scommesse online non incorrono in sanzioni. Ecco perché i bookmakers hanno iniziato a sponsorizzare specifici blog il cui intento fosse quello di occuparsi di notizie: in questo modo il nome dei soggetti più quotati ha potuto continuare a girare.
Molte piattaforme hanno scelto di creare una sezione ad hoc nei loro siti, così da poter andare a promuovere una pagina ben precisa del mondo dell’informazione, legata a doppio filo al mondo delle scommesse. In conclusione, sarà corretto affermare come la scelta del gioco legale e di un aumento dei controlli per chi si iscrive ai circuiti certificati resti in tutti i casi la via maestra per far sì che il gioco non scada mai nella ludopatia. E questo vale naturalmente sia per le scommesse online che per i casinò digitali.