La casa green fa bene all’ambiente e anche al portafoglio. Nell’ultimo anno, complici le aspettative sul calo dei tassi di interesse e le offerte lanciate da alcune banche per cavalcare l’onda della direttiva Ue sull’efficientamento energetico degli immobili, il costo dei mutui per abitazioni di Classe A e B ha segnato una forte contrazione. Secondo […]
Rapporto di Google. Cresce la mobilità verso i luoghi residenziali con un incremento del 15%, crolla quella verso hub del trasporto pubblico, ad esempio stazioni ferroviarie, della metropolitana e degli autobus con un -45%, ovviamente verso ristoranti, bar, centri commerciali, parchi a tema, musei, biblioteche e cinema (-40%) e diminuiscono anche gli spostamenti verso i luoghi di lavoro (-30%), parchi nazionali, spiagge pubbliche, porticcioli, aree cani, piazze e giardini pubblici (-15%) e addirittura supermercati, magazzini per prodotti alimentari, mercati agricoli, negozi di specialità gastronomiche, parafarmacie e farmacie (-8%). E’ il quadro disegnato da Google dei movimenti degli italiani avvenuti durante i primi giorni dall’introduzione delle limitazioni stabilite dal Governo: “Google ha cominciato la pubblicazione dei rapporti a inizio aprile, aggiornandoli con regolarità frequente. Le informazioni si riferiscono a 2-3 giorni prima della data di pubblicazione, che è il tempo necessario per generare i rapporti. L’aggiornamento di cui parliamo è relativo al 6 novembre”.
Il quadro regione per regione restituisce una diversa tendenza per quella che possiamo definire macroarea ma c’è una cosa in comune tra tutte: la tendenza a “scappare” verso le zone residenziali o il movimento verso i parchi (in Liguria per esempio +33% ma in Lombardia e Piemonte -41%).
In Sicilia si registra un calo del 39% alla voce retail e tempo libero, del 2% alla voce alimentari e farmacie, del 17% per i parchi, del 45% stazioni e trasporto pubblico, del 28% verso i luoghi di lavoro mentre cresce del 12% il movimento verso i luoghi residenziali.
Per comprendere i dati vanno tenute presenti le spiegazioni date da Google: “la variazione delle visite e della durata della permanenza presso luoghi diversi rispetto a un riferimento. Queste variazioni vengono calcolate usando lo stesso tipo di dati aggregati e anonimi usati per mostrare gli orari di punta per i luoghi in Google Maps. Le variazioni giornaliere vengono confrontate con un riferimento relativo al giorno della settimana in questione: ● Il valore di riferimento è il valore mediano, relativo a un dato giorno della settimana, per il periodo di cinque settimane che va dal 3 gennaio al 6 febbraio 2020. ● I rapporti mostrano le tendenze nell’arco di diverse settimane, con i dati più recenti che risalgono a circa 2-3 giorni prima della data corrente, che è il tempo necessario per generare i rapporti. I dati inclusi nel calcolo dipendono dalle impostazioni degli utenti, dalla connettività e dal fatto che rispettino o meno la nostra soglia relativa alla privacy. Se non viene rispettata la soglia relativa alla privacy (ossia se per qualche luogo non disponiamo di dati sufficienti per garantire l’anonimato), la variazione relativa al giorno in questione non viene mostrata. Vengono incluse le categorie utili per il distanziamento sociale e per l’accesso ai servizi essenziali. Queste informazioni vengono calcolate in base ai dati degli utenti che hanno attivato la Cronologia delle posizioni per il proprio Account Google, pertanto i dati rappresentano un campione dei nostri utenti. Come accade per tutti i campioni, queste informazioni potrebbero rappresentare o meno il preciso comportamento di una popolazione più vasta”.
I dati completi li trovate qui 2020-11-06_IT_Mobility_Report_it (1)