La casa green fa bene all’ambiente e anche al portafoglio. Nell’ultimo anno, complici le aspettative sul calo dei tassi di interesse e le offerte lanciate da alcune banche per cavalcare l’onda della direttiva Ue sull’efficientamento energetico degli immobili, il costo dei mutui per abitazioni di Classe A e B ha segnato una forte contrazione. Secondo […]
“È possibile già adesso ridurre del 20% il conferimento in discarica dei comuni siciliani con il trattamento dell’indifferenziato residuale”. Lo ha detto il presidente di Assopirec, Gaetano Rubino, l’Associazione che raggruppa numerose piattaforme di recupero presenti in Sicilia, che ieri ha incontrato il dirigente dell’Ufficio speciale riduzione dei consumi ed efficientamento energia della Regione Siciliana, Salvatore Cocina.
“Si tratta di una parte consistente di scarti – spiega – contenente plastiche e metalli nobili, che oggi finiscono dritti in discarica e che invece potrebbero essere recuperati dalle piattaforme, mentre la parte restante verrebbe trattata come rifiuto speciale”.
“In questo modo – aggiunge – si ridurrebbero sia i volumi e quindi i costi di smaltimento, sia quelli del trasporto. I comuni, infatti, potrebbero conferire l’indifferenziato residuale non più nelle quattro discariche dell’Isola, spesso distanti centinaia di chilometri, ma in una delle 40 piattaforme presenti sul territorio regionale a loro più vicine”.
“Per rendere ancora più efficiente il sistema – aggiunge Rubino – abbiamo chiesto al dottore Cocina di velocizzare l’iter delle istanze di autorizzazione per l’apertura di nuovi impianti e l’ampliamento di quelli esistenti. Sono decine le pratiche presentate che una volta evase potrebbero incrementare la capacità di trattamento dei rifiuti e la produttività delle piattaforme”.