La casa green fa bene all’ambiente e anche al portafoglio. Nell’ultimo anno, complici le aspettative sul calo dei tassi di interesse e le offerte lanciate da alcune banche per cavalcare l’onda della direttiva Ue sull’efficientamento energetico degli immobili, il costo dei mutui per abitazioni di Classe A e B ha segnato una forte contrazione. Secondo […]
L’abolizione del numero chiuso per l’accesso ai corsi di laurea in Medicina si avvicina. Oggi, la commissione Istruzione di Palazzo Madama dovrebbe dare il via libera al disegno di legge delega che modificherà il sistema di ammissione alle facoltà mediche. La riforma prevede l’introduzione di un primo semestre aperto a tutti, seguito da uno sbarramento basato sui risultati ottenuti durante il corso.
Gli studenti potranno iscriversi liberamente a Medicina e altre discipline sanitarie (come Odontoiatria e Veterinaria) e, durante il primo semestre, dovranno affrontare esami fondamentali che coprono materie comuni come biomedica, veterinaria, farmacia e sanità. Il superamento di questi esami permetterà agli studenti di entrare in una graduatoria nazionale che deciderà l’accesso ai posti disponibili. Solo i migliori potranno continuare il percorso di studi, in base al numero di crediti e voti ottenuti.
Il nuovo sistema punta a superare l’attuale meccanismo di selezione basato sui test di ingresso, spesso criticati per l’eccessiva rigidità e la poca capacità di misurare il potenziale degli studenti. La riforma mira anche a colmare il divario tra le esigenze del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e il numero di laureati in Medicina. Un’altra novità riguarda il raccordo tra i corsi universitari e le scuole superiori, con un’attenzione particolare alle attività di orientamento e preparazione per gli studenti interessati alle carriere sanitarie.
L’iter legislativo della riforma è già partito e potrebbe essere completato entro l’inizio dell’anno accademico 2025/2026. Tuttavia, resta da sciogliere il nodo delle risorse necessarie per attuare questo cambiamento strutturale all’interno degli atenei italiani.