La casa green fa bene all’ambiente e anche al portafoglio. Nell’ultimo anno, complici le aspettative sul calo dei tassi di interesse e le offerte lanciate da alcune banche per cavalcare l’onda della direttiva Ue sull’efficientamento energetico degli immobili, il costo dei mutui per abitazioni di Classe A e B ha segnato una forte contrazione. Secondo […]
Il giornalista Fabio de Pasquale è il portavoce del presidente della Regione siciliana Nello Musumeci. De Pasquale, fino a qualche settimana fa portavoce del Presidente dell’ars Giovanni Ardizzone, ex Udc e centristi per l’Europa, esce da Palazzo dei Normanni e rientra a Palazzo d’Orleans dove era stato già in precedenza nell’ufficio stampa della Presidenza della regione cancellato con un colpo di spugna da Rosario Crocetta al suo insediamento (dopo oltre 30 anni).
La decisione di ricorrere ad un Portavoce era stata in qualche modo annunciata da Musumeci (senza fare nomi) durante gli auguri di fine anno. In seguito il presidente della Regione ha tracciato la roadmap per la rinascita di un sistema di comunicazione integrato della Regione siciliana.
Tornerà a rinascere l’ufficio stampa della Presidenza e avverrà attraverso un concorso. Per dar vita alla nuova legge di istituzione si partirà dalla norma già approvata dal Parlamento regionale nella scorsa legislatura con un emendamento all’ultima finanziaria. Quella legge è stata impugnata dalla presidenza del consiglio dei Ministri ma è già stata visionata ed è stata uno degli argomenti degli incontri fra governo regionale e governo centrale. Basteranno degli aggiustamenti e la norma potrà essere riproposta, forse già in questa finanziaria a marzo.
In seguito occorrerà svolgere tutte le procedure concorsuali. Nelle more di tutte queste procedure che potrebbero durare anche un anno e mezzo non si può lasciare la Regione senza impianti di comunicazione o affidata ai ‘messaggini’ che il presidente manda personalmente ai giornalisti. Da qui la scelta di tornare a mettere in piedi il sistema di portavoce e consulenti. Ma, dicono dal governo, è solo una scelta provvisoria.