La casa green fa bene all’ambiente e anche al portafoglio. Nell’ultimo anno, complici le aspettative sul calo dei tassi di interesse e le offerte lanciate da alcune banche per cavalcare l’onda della direttiva Ue sull’efficientamento energetico degli immobili, il costo dei mutui per abitazioni di Classe A e B ha segnato una forte contrazione. Secondo […]
E’ stato approvato e inserito, tramite decreto dell’Assessorato all’Istruzione e alla Formazione professionale, il profilo di “Mediatore Interculturale” nel Repertorio delle Qualificazioni della Regione Siciliana, fino a questo momento non riconosciuto, differentemente da altre regioni italiane che negli anni hanno proceduto in questa direzione.
“E’ una figura professionale indispensabile per la società multiculturale nella quale viviamo – spiega Roberto Lagalla – per garantire coesione sociale e pari opportunità, attraverso processi di integrazione e accoglienza, graduali e assistiti. Il sostegno agli immigrati, alle famiglie e alle associazioni deve avvenire prioritariamente attraverso un operatore sociale che ne sappia interpretare i bisogni, per favorirne l’inserimento sociale e il dialogo con le istituzioni, nell’osservanza dell’ordinamento italiano. La mediazione interculturale è certamente, oggi più che mai, indispensabile per la rimozione delle barriere culturali, linguistiche e per la salvaguardia dei diritti e dei doveri, come per l’accesso ai servizi pubblici e privati della popolazione di immigrati”.
Il decreto è in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana.