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Sanità, petizione per salvare il Giglio di Cefalù: quasi 15mila firme in tre giorni

Sono 14.900 le persone che in tre giorni hanno firmato un appello di protesta contro la chiusura dell’ospedale Giglio di Cefalù, in provincia di Palermo.

Scrive Michele, promotore della petizione: “Secondo il piano preparato dall’assessore regionale alla salute Baldassare Gucciardi  – originario della provincia di Trapani – Cefalù perderebbe i reparti di oncologia, neurologia, emodinamica, urologia e chirurgia vascolare“.

Si tratta di una struttura che serve “un bacino di utenti stimato di oltre 600.000 cittadini e registra oltre 23 mila accessi di pronto soccorso”.

Con il nuovo piano “un malato oncologico dovrà percorrere 80/100 km prima di poter fare la chemioterapia, ogni giorno, per settimane, per l’assessore siamo solo numeri, non esseri umani. Migliaia di pazienti, di cittadini dovranno fare i “migranti” sanitari per ricevere le cure necessarie alla sopravvivenza”.

Il link con il testo completo: https://www.change.org/p/cefalù-madonie-senza-polo-oncologico-la-politica-vuole-chiudere-l-ospedale-hsrgiglio

Il polo di Cefalù non è l’unica struttura a rischio in Sicilia. L’appello di Michele si unisce a quelli appena lanciati di Gaetano, contro la chiusura dell’ospedale di Mistretta, in provincia di Messina, e di Emanuela, contro la chiusura dell’ospedale di Mliitello, in provincia di Catania.

E oggi in piazza sindaci e cittadini delle Madonie e del messinese

Cefalù , ma non solo, anche i comuni delle Madonie e del messinese, limitrofi alla cittadina normanna, scenderanno in piazza questo pomeriggio per dire no al drastico ridimensionamento dell’ospedale Giglio di Cefalù. L’appuntamento è, per le ore 16.30, nella piazza antistante la scuola media Porpora (via E. Fermi) dove è stato convocato, dal comune di Cefalù, un consiglio comunale aperto a tutto il territorio.

Una protesta è scattata con l’annunciata nuova rete ospedaliera predisposta dall’assessorato regionale alla salute che trasformerà, uno dei gioielli della sanità siciliana a semplice ospedale di base, senza specialistiche, vanificando gli investimenti di risorse pubbliche, sin qui fatti, e disperdendo le professionalità che vi operano. E’ forte la preoccupazione tra i pazienti seguiti dal Giglio che temono di dover affrontare viaggi della speranza per una risposta di salute. All’appuntamento è prevista la presenza di numerose associazioni che operano nel territorio e dei dipendenti dell’ospedale che rischiano il posto di lavoro.

Sul web e suoi social si è scatenata la protesta con gruppi nati per a sostenere l’ospedale. Tra i più numerosi il gruppo “Sostenitori del Giglio”.

L’indotto, generato dell’ospedale, e alcune attività commerciali, si sono mobilitate realizzando magliette con su scritto “Giù le mani dal Giglio”. Sarà questo lo slogan che accompagnerà la manifestazione di oggi.

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