La Corte d’appello di Messina ha rigettato l’istanza cautelare della Presidenza del Consiglio condannandolo a pagare oltre 30.000 euro ad ognuno degli specializzandi. Lo Stato è condannato ancora a pagare anni di ingiustificata inerzia per il mancato recepimento della direttiva comunitaria che sancisce l’obbligo di remunerazione adeguata per la formazione specialistica medica.