Si è svolto ieri a Catania, presso l’NH Hotel Parco degli Aragonesi, il primo appuntamento del programma “La sfida della sostenibilità – Stakeholders a confronto”, organizzato da Manageritalia Sicilia. Con oltre 120 partecipanti tra rappresentanti istituzionali, imprenditori e giovani universitari, l’evento dal titolo “Verso un futuro sostenibile” ha inaugurato un ciclo di incontri in cinque […]
Sono 38 chilometri di strada ferrata, solo un pezzo della tratta Palermo-Catania, e rappresentano il primo passo verso quella che è stata definita l’Alta velocità siciliana. Un cantiere che riguarda un unico binario, per un investimento complessivo su questo pezzo di 186 milioni. Un cantiere, da Bicocca (Catania) a Catenanuova (Enna), che parte grazie al decreto Sblocca Italia firmato a suo tempo da Matteo Renzi. Oggi se ne prendono il merito altri: a partire dal ministro per le Infrastrutture Danilo Toninelli e a seguire i rappresentanti della Regione siciliana (il presidente Nello Musumeci e l’assessore Marco Falcone). Ma la gran parte del lavoro di preparazione è stata fatta da Maurizio Gentile, amministratore delegato di Rfi (Rete ferroviaria italiana) e commissario per l’opera così come previsto dal decreto.
“Il tratto di linea Bicocca-Catenanuova costituisce – ha dichiarato Maurizio Gentile, amministratore delegato di Rfi e commissario di Governo per l’opera – una fase fondamentale per migliorare i collegamenti ferroviari in Sicilia e connetterla al sistema dei Corridoi europei TEN-T. I primi benefici in termini di riduzione dei tempi di viaggio inizieranno a vedersi già nel 2020. Entro la fine del 2025 – grazie anche alle altre opere previste – sarà possibile spostarsi da Catania a Palermo in meno di due ore”. Gli interventi riguarderanno la nuova sede ferroviaria, l’armamento, gli impianti di segnalamento e telecomunicazione, le sottostazioni elettriche per l’alimentazione dei treni, la riqualificazione della stazione di Bicocca e la realizzazione della nuova stazione a Motta Sant’Anastasia.
«Nel mio programma di Governo vi era l’impegno per l’avvio dei lavori del raddoppio ferroviario fra Palermo e Catania. E lo abbiamo mantenuto. Abbiamo il piacere di mostrare al ministro Toninelli come la Sicilia ha invertito la tendenza, intraprendendo un irreversibile percorso di infrastrutturazione ferroviaria che non avrà precedenti nella storia dell’Isola nell’ultimo secolo» dice il presidente della Regione Nello Musumeci, in vista della due giorni del ministro delle Infrastrutture nei cantieri di Rfi e Anas in Sicilia orientale.
L’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, aggiunge: «Il raddoppio della Palermo-Catania sarà la prima delle dieci grandi opere ferroviarie che il Governo Musumeci a fine mandato offrirà ai siciliani. Vigileremo affinché per questo cantiere, e per le prossime opere che vedranno l’avvio in questi anni, non si verifichino gli intoppi e i contenziosi che altrove hanno fatto perdere tempo prezioso. Terremo alta l’attenzione a garanzia della piccole e medie imprese al lavoro nelle varie commesse. L’infrastrutturazione – conclude Falcone – sarà il primo traino della crescita socio-economica dei territorio siciliano».