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Ieri si sono tenute le prime udienze cautelari collegiali innanzi al TAR del Lazio, aventi ad oggetto lo scorrimento della graduatoria per il concorso della Polizia di Stato 2017, scorrimento effettuato in base ai nuovi criteri dettati dalla legge n.12/2019, provvedimento a cui il Governo ha posto la fiducia.
Il TAR del Lazio, accogliendo i ricorsi dello Studio Legale Bonetti & Delia, ha ammesso gli idonei della prova scritta alle prove successive, statuendo l’illegittimità dello scorrimento effettuato sui nuovi criteri selettivi applicati retroattivamente.
Trattasi dei primi provvedimenti collegiali emessi, ad oggi, dal Giudice Amministrativo.
Attualmente i nostri ricorrenti sono gli unici che potranno partecipare alle prove fisiche, come calendarizzate dal Ministero in virtù di provvedimenti espressi in sede collegiale.
“Tramite una legge successiva il Ministero ha modificato i criteri di selezione per un concorso bandito più di due anni addietro, cambiando in maniera illegittima la graduatoria della prova scritta in maniera del tutto immotivata e creando così gravissime disparità di trattamento al punto tale che soggetti con punteggi superiori si sono visti scavalcare da coloro che si collocavano in posizione deteriore”, dichiara l’Avv. Michele Bonetti unitamente all’Avv. Santi Delia. “Si tratta di una battaglia giudiziaria che potrebbe non finire qua; vedremo se ricorreranno in appello reiterando l’ingiustizia perpetrata, ma intanto i nostri ricorrenti parteciperanno alle prove. Siamo sicuri che vi è stata un’ingiustizia per mano di una legge statale e proseguiremo nel merito a tutelare i nostri assistiti. Questi ragazzi avevano partecipato ad un bando che prevedeva un limite di età di 30 anni e hanno svolto con esito positivo la prima e determinante prova. Poi con una legge dello stato hanno cambiato in corsa le regole del gioco escludendoli di fatto inserendo il limite di età di 26 anni addirittura odierno e con il paradosso che molti di loro all’epoca della presentazione della domanda possedevano tale requisito.”
La decisione del TAR Lazio, in ogni caso, andrà confermata in sede di merito, ma ad oggi trattasi di una importante vittoria che coinvolge oltre 1800 persone ed eviterà ingenti risarcimenti danni in capo allo Stato.