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Ferrovie, 13 miliardi per la cura del ferro in Sicilia. Ecco dove

Sono tredici i miliardi che Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) mette in campo per la cura del ferro in Sicilia. La rete regionale siciliana è oggetto di importanti e significativi interventi di potenziamento infrastrutturale e tecnologico, che confermano la centralità della Sicilia nel piano di investimenti del Gruppo e determineranno positive ripercussioni sul trasporto ferroviario sia regionale sia a media e lunga percorrenza, migliorando gli standard di regolarità, puntualità e sicurezza del traffico ferroviario.
Gli interventi in corso e quelli programmati lungo l’itinerario Messina – Catania – Palermo consentiranno di innalzare la velocità fino a 250 km/h e la conclusione per fasi permetterà progressive riduzioni dei tempi di percorrenza, a vantaggio delle persone che viaggiano per motivi di lavoro, studio e turismo.
A lavori ultimati, il viaggio tra Messina e Catania sarà coperto in 45 minuti, contro i 70 di oggi, e quello fra Catania e Palermo in un’ora e 50 minuti, con un risparmio di circa un’ora rispetto alla percorrenza attuale.

Itinerario Palermo – Catania – Messina

Con un investimento economico complessivo di circa 8 miliardi di euro, il nuovo collegamento veloce Palermo – Catania – Messina risponde alle esigenze di medio e lungo periodo della domanda di trasporto pubblico su ferro, migliorando regolarità, frequenza e sviluppo dell’intermodalità. Saranno garantite relazioni efficienti con i principali terminal del trasporto aereo, marittimo e con i nodi di interscambio gomma/ferro. Il collegamento Palermo – Catania – Messina è parte integrante del Corridoio europeo TEN-T Scandinavo-Mediterraneo che, partendo da Helsinki, arriva in Sicilia attraversando l’intera dorsale italiana AV/AC
Sulla linea Messina – Catania, i tratti Catania – Fiumefreddo e Messina – Giampilieri sono già stati oggetto di interventi di raddoppio e velocizzazione. Si è conclusa la progettazione definitiva dei lotti Fiumefreddo – Letojanni e Letojanni – Giampilieri, e sono in chiusura le Conferenze dei Servizi.

Il progetto prevede la realizzazione di un tracciato a doppio binario in variante rispetto alla linea attuale, della lunghezza di circa 42 chilometri, di cui 38 in galleria. Saranno realizzate le fermate di Itala-Scaletta, Nizza-Alì, Sant’Alessio-Santa Teresa, Taormina, Alcantara-Giardini, Fiumefreddo-Calatabiano ed è previsto il collegamento dell’attuale stazione di Letojanni alla nuova linea.
Il raddoppio di linea fra Giampilieri e Fiumefreddo, dal costo complessivo di circa 2,3 miliardi di euro, permetterà di aumentare la capacità della linea e di garantire maggiore regolarità per i treni in viaggio fra Messina e Catania, collegamento che è parte integrante del Corridoio ferroviario europeo TEN-T Scandinavia-Mediterraneo. Previste attivazioni per fasi a partire dal 2027.
Sulla linea Catania – Palermo, in seguito alla pubblicazione del bando di gara per il tratto di 38 km fra Bicocca e Catenanuova, sono stati avviati i lavori. L’attivazione di un primo binario è prevista nel 2021 mentre l’intervento su entrambi i binari terminerà nel 2023, concludendo di fatto la prima fase funzionale del nuovo collegamento ferroviario veloce fra Palermo e Catania.
La seconda fase degli interventi prevede la realizzazione, per lotti funzionali, di un
nuovo binario in variante fra Fiumetorto a Catenanuova, da completare entro il 2025, e
l’adeguamento dell’attuale tracciato entro il 2028.
Lato Catania, a luglio 2017 è stato attivato il nuovo tratto fra Ognina e Catania Centrale con lo sviluppo del traffico ferroviario metropolitano nella città etnea, grazie a un investimento economico di circa 100 milioni di euro. Lo scorso dicembre è stata attivata anche la fermata Picanello. Con l’attivazione di “Picanello”, il capoluogo etneo è adesso dotato di un servizio urbano ferroviario che attraversa l’intera città con le sette fermate di: Cannizzaro, Catania Ognina, Catania Picanello, Catania Europa, Catania Centrale, Catania Acquicella e Bicocca.
È, inoltre, previsto il raddoppio fino a Catania Acquicella e l’interramento della linea nei pressi dell’aeroporto, con un duplice obiettivo: aprire la città al mare togliendo la barriera della linea ferroviaria che divide in due la città e consentire l’allungamento della pista dell’aeroporto di Fontanarossa. Previste attivazioni per fasi a partire dal 2025. È in corso di realizzazione la nuova fermata che servirà l’aeroporto in modo da favorire l’integrazione modale treno/aereo, operativa dal 2020.

Nodo ferroviario di Palermo

Il Passante ferroviario di Palermo è oggi concluso al 95%. I lavori per il ripristino del collegamento con l’aeroporto sono stati ultimati a luglio 2018. A ottobre è stato riattivato il collegamento tra la stazione di Palermo Centrale e l’aeroporto “Falcone e Borsellino”, mentre a dicembre 2018 è stato attivato il raddoppio della linea fra le stazioni di Palermo Centrale e Palazzo d’Orleans. L’investimento economico complessivo è circa 1,1 miliardi di euro. La chiusura dell’Anello ferroviario di Palermo, a singolo binario, ha l’obiettivo di
estendere l’attuale servizio metropolitano fra Palermo Notarbartolo e Giachery. L’investimento economico complessivo delle due tratte è di circa 250 milioni di euro. Una volta completato, l’anello ferroviario limiterà l’utilizzo del trasporto privato e pubblico su gomma.

Linea Palermo – Messina

Sulla linea Palermo – Messina, i tratti Palermo – Fiumetorto – Ogliastrillo e Messina – Patti sono già stati oggetto di interventi di raddoppio e velocizzazione. È in corso l’intervento di raddoppio del tratto Ogliastrillo – Castelbuono il cui completamento è previsto nel 2023. Sul tratto Castelbuono – Patti, sono in corso interventi di potenziamento tecnologico e velocizzazione della linea a semplice binario.

Velocizzazione Palermo – Agrigento

Gli interventi, conclusi a dicembre 2017 con l’attivazione della Variante Lercara, hanno riguardato l’adeguamento della linea, degli impianti tecnologici e delle opere civili. L’investimento economico complessivo è stato di 168 milioni di euro.

Velocizzazione Catania – Siracusa

Tra Catania e Siracusa sono in corso interventi per la velocizzazione della tratta a binario unico tra Bicocca e Targia, di circa 68 km, nonché l’adeguamento di marciapiedi, sottopassi, pensiline e l’eliminazione delle barriere architettoniche nelle stazioni di Lentini, Brucoli e Augusta. Saranno anche eliminati i passaggi a livello esistenti. Gli interventi sono divisi in due fasi, la prima tra Bicocca e Augusta, la seconda tra Augusta e Targia. Il progetto, unito al completamento della velocizzazione nella tratta Giampilieri – Fiumefreddo, consentirà una riduzione dei tempi di viaggio di circa 14 minuti tra le località di Messina Centrale e Siracusa. L’investimento economico è di 132 milioni di euro. La conclusione dei lavori è prevista entro la fine dell’anno.

Palermo – Trapani via Milo

Gli interventi, attualmente in progettazione definitiva, prevedono l’adeguamento a nuovi standard tecnologici e la velocizzazione degli itinerari in corrispondenza degli scambi. Con la conclusione, prevista nel 2023, si potrà ripristinare il servizio commerciale sulla tratta Alcamo – Trapani via Milo, velocizzando i servizi: i tempi di viaggio tra Palermo e Trapani potranno scendere a un’ora e mezzo, con tre fermate intermedie, tempistiche competitive anche con la gomma. L’investimento complessivo è di 144 milioni di euro.

Caltagirone – Gela

D’intesa con la Regione Sicilia, si sta procedendo alla progettazione della ricostruzione del ponte demolito e del consolidamento di quelli esistenti, per poter riattivare la linea tra le due città entro il 2023. L’investimento complessivo, previsto nell’ambito dei Fondi di Sviluppo e Coesione 2014-2020 “Cabina di regia”, è di 90 milioni di euro.

Ulteriori interventi

Previsti, inoltre, importanti e significativi interventi di potenziamento infrastrutturale e upgrading tecnologico lungo l’intera rete ferroviaria, con il rinnovo di 100 km binari, 85 deviatoi e l’attivazione di 3 Apparati Centrali Computerizzati (ACC), vere e proprie “cabine di regia” che, grazie alle potenzialità offerte dall’elettronica, gestisce in modo più efficace ed efficiente la circolazione ferroviaria.
Fra gli interventi anche la soppressione di 25 passaggi a livello, per un investimento di 85 milioni di euro.
È in programma la riqualificazione di 24 stazioni entro il 2026 con l’abbattimento di barriere architettoniche e il potenziamento dei sistemi di informazione al pubblico per migliorare l’accessibilità e favorire l’intermodalità. In particolare, sono già state oggetto di intervento di riqualificazione le stazioni Bagheria e Termini Imerese, mentre per il 2019 sono previsti interventi in quelle di Agrigento, Palazzo Reale-Orleans e Punta Raisi.

L’impegno sullo Stretto di Messina

Rete Ferroviaria Italiana garantisce la continuità territoriale dei servizi ferroviari con la Sicilia attraverso il traghettamento dei treni passeggeri e merci tra Villa San Giovanni e Messina. L’inaugurazione della Trinacria a novembre 2018, la nuova nave di Bluferries (controllata di Rete Ferroviaria Italiana), l’entrata in servizio nel 2020 di una nuova nave di RFI e della gemella di Trinacria, più la progettazione, già avviata, di un’ulteriore nuova nave Ferroviaria confermano l’impegno e la grande attenzione di RFI e del Gruppo FS Italiane per la navigazione nello Stretto di Messina.

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