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Irvo senza soldi, a rischio le certificazioni del vino siciliano

Il mondo del vino siciliano certificato rischia la paralisi. Il motivo? L’Irvo sta per sospendere le certificazioni per la mancanza dei soldi necessari ad acquistare i reagenti, a pagre le bollette e le altre spese.

Ormai la situazione è nota. L’Irvo è a un passo dal baratro. Da cinque mesi i dipendenti non ricevono gli stipendi. Una situazione che l’istituto regionale vini e oli di Sicilia, non aveva mai vissuto. Il paradosso? Il fatto che non mancano i soldi, ma che questi non possono essere prelevati perché l’Irvo ha i conti pignorati. Il motivo del contendere è ormai noto: VeronaFiere vanta un credito con l’istituto di oltre 3,3 milioni di euro. Per questo ha chiesto ed ottenuto il blocco dei conti. Ma la situazione ha praticamente bloccato tutto. Non solo il pagamento degli stipendi dei dipendenti, ma anche che il contenzioso con VeronaFiere potesse chiudersi. Perché la Regione Siciliana, con un decreto apposito del 2018, ha approvato la chiusura della controversia. Il problema è che non può versare questi soldi in questo conto. Che va sbloccato da VeronaFiere. Che però non vuole sbloccarlo senza garanzie. Insomma un cane che si morde la coda.

Ora la situazione sembra prossima alla risoluzione. Lo dice anche a gran voce l’assessore regionale siciliano all’agricoltura Edy Bandiera che ha seguito la vicenda: “Lo so che sembra una frase fatta e che molti pensano ad una bugia, ma non è così – dice Bandiera – Siamo ad un passo dalla soluzione. E per questo chiedo ai dipendenti un ultimo sforzo. Ormai ci siamo. E’ solo questione di un paio di settimane. Poi tutto sarà risolto”. Ma la situazione, oltre agli stipendi dei dipendenti è molto complessa. Perché, come detto, sono a rischio le certificazioni delle doc siciliane: mancano, infatti, i soldi per acquistare i reagenti, pagare le bollette e le altre spese. Insomma una situazione molto seria, considerando che, solo nel 2018, l’Irvo ha certificato oltre 100 milioni di bottiglie di vino (80 milioni della Doc Sicilia) e anche l’olio Igp Sicilia e Dop Valdemone. Sarebbe un grave danno soprattutto all’immagine dell’Isola.

“Come governo appena insediati – dice Bandiera – ci siamo trovati ad affrontare questa situazione, trovando l’Irvo con oltre 9 milioni di euro di debiti. Adesso abbiamo ripianato tutto e siamo vicini anche ad una soluzione con VeronaFiere. C’è solo un problema di carattere burocratico, visto che dobbiamo fare l’accertamento dei residui. Un atto dovuto, poi contiamo di erogare queste somme, fare questo bonifico e liberare l’Irvo da questo pignoramento”. Le somme sono state approvate con un decreto di variazione lo scorso anno per il decreto di liquidazione, mentre qualche giorno fa è stata anche approvata la finanziaria regionale. “Il mio appello è per i lavoratori – conclude Bandiera – Non mollate proprio adesso che siamo ad un passo dall’arrivo”.

(Articolo tratto da Cronachedigusto.it)

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