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Ryanair taglia voli da Trapani e Palermo: a rischio stagione turistica invernale in Sicilia

L’aeroporto di Trapani il più colpito dalle cancellazioni Ryanair. La compagnia irlandese, infatti, ha reso noto un elenco di tratte sospese fino al marzo 2018. Tra queste ci sono i voli per Roma, Genova, Parma, Cracovia, Trieste, Francoforte e Baden Baden. Coinvolto anche Palermo, sarà infatti soppresso il volo per Bucarest. Secondo le stime fatte da Ryanair, le cancellazioni annunciate coinvolgeranno 400mila persone fino a marzo 2018. In Italia saltano anche le rotte tra Venezia e Amburgo e Sofia e tra Pisa e Sofia.

In una nota il vettore low-cost annuncia che rallenterà la crescita prevista per la stagione invernale, facendo volare 25 aerei in meno a partire da novembre e 10 in meno da aprile 2018. “In questo modo – ha spiegato – sarà possibile “eliminare ogni rischio di ulteriori cancellazioni, perché un rallentamento della crescita crea molti aerei ed equipaggi di riserva nelle 86 basi” previste per questo inverno. La società irlandese ha anche precisato che non darà seguito al ventilato interesse per Alitalia, per la quale i commissari stanno cercando un compratore: la società “eliminerà tutte le distrazioni per il managemet a partire dal proprio interesse per Alitalia. Abbiamo notificato – si legge nella nota – ai commissari che non porteremo avanti l’interesse in Alitalia né presenteremo alcuna ulteriore offerta per l’aviolinea”.

“Ciò che sta accadendo all’aeroporto di Trapani è molto grave non solo dal punto di vista dei collegamenti e dello sviluppo economico legato ai flussi turistici, ma anche perché lo scalo dà lavoro a circa mille persone tra servizi diretti e indiretti. Non possiamo permettere che si facciano passi indietro sul futuro del nostro territorio”. Lo dice la senatrice del Pd, Pamela Orrù. La questione, che ha destato preoccupazione negli operatori economici e nei cittadini del Trapanese, è stata affrontata, ieri pomeriggio, in commissione Trasporti e Lavori pubblici di Palazzo Madama, di cui è componente la senatrice Pamela Orrù, e il gruppo del Pd ha chiesto di sentire in audizione l’Enac e il ministro Graziano Delrio.

“E’ un danno immenso per il turismo e per tutta l’economia del nostro territorio, oltre che per le migliaia di trapanesi che normalmente utilizzano l’aereo per lavoro o studio. Questa è una ulteriore beffa per il territorio trapanese e per questo motivo ho chiesto che venga innanzitutto quantificato il danno erariale arrecato dalla cancellazione dei voli nello scalo aeroportuale”. A dirlo è Vincenzo Maurizio Santangelo, portavoce del M5s al Senato. “Tutto questo denota la mancanza di rispetto nei confronti del territorio, dei passeggeri, per non parlare del rispetto nei confronti dei contratti stipulati con Airgest e con i comuni per il co-marketing – aggiunge il pentastellato – Adesso chi di dovere si assuma la responsabilità a qualsiasi livello e grado, Airgest inclusa, per non parlare della stessa Regione siciliana socio di maggioranza. Quel che sta accadendo con Ryanair e all’aeroporto di Trapani-Birgi è assurdo”.

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