Si è svolto ieri a Catania, presso l’NH Hotel Parco degli Aragonesi, il primo appuntamento del programma “La sfida della sostenibilità – Stakeholders a confronto”, organizzato da Manageritalia Sicilia. Con oltre 120 partecipanti tra rappresentanti istituzionali, imprenditori e giovani universitari, l’evento dal titolo “Verso un futuro sostenibile” ha inaugurato un ciclo di incontri in cinque […]
Interessante e risolutiva la decisione n. 1315/2016 del TAR della Calabria(sezione di Reggio Calabria) che è intervenuta per revocare un appalto, assegnato peraltro con offerta congrua. A determinare la revoca infatti è stata il troppo ridotto costo del lavoro, calcolato al di sotto di qualsiasi minimale previsto dalla norma o dai Contratti. Il tutto anche in applicazione alla direttiva comunitaria 2014/24/UE, esplicitamente richiamata nel nuovo codice appalti, che prevede il rispetto dei diritti minimi quando riguardano interessi primari come quelli del lavoro e della retribuzione. “Questo pronunciamento dei giudici amministrativi calabresi – commentano i consulenti del lavoro – è la prima vera pietra miliare nella lotta agli abusi e alle distorsioni del mercato del lavoro e della professione. Con l’azione sinergica di segnalazione da parte dei Consigli Provinciali e di vigilanza da parte del Ministero del Lavoro può trovare così soluzione anche il fenomeno di cooperative ed altri enti, operanti illecitamente nel settore degli appalti e della somministrazione”.