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Catania: il 3 marzo si presenta il libro di Carmelo Russo sul Monastero Benedettini

Catania – Proseguono gli incontri della rassegna “Le pagine e la fabbrica. Incontri su libri e patrimonio culturale” dedicati al 40° anno della donazione del Monastero dei Benedettini all’Università degli Studi di Catania. È la volta di un nuovo libro dedicato al Monastero scritto da chi l’intervento di restauro lo ha vissuto in prima persona. Venerdì 3 marzo alle ore 17:30, infatti, presso il Monastero – il bookshop del Monastero verrà presentato il libro “il recupero del monastero di san Nicola l’Arena, Un Progetto per Catania di Giancarlo De Carlo; i corpi nord e ovest del chiostro di ponente, Connessioni tra l’apparecchiatura costruttiva cinquecentesca e quella della ricostruzione post terremoto del 1693”.

L’ingegnere Carmelo Russo, autore del libro, è stato coinvolto in molti dei cantieri che si susseguirono durante i 25 anni che hanno caratterizzato il restauro del Monastero dei Benedettini, collaborando a stretto contatto con il geometra Antonino Leonardi, il professore Giuseppe Pagnano e l’architetto Giancarlo De Carlo.

Il volume, corredato da una bella prefazione dell’architetto Pagnano e da immagini e rilievi architettonici, indaga in maniera particolare uno spazio significativo e ignoto ai più dell’edificio monastico, oggi sede del Dipartimento di Scienze Umanistiche, che dal 2014 grazie ad un percorso di visita molto particolare ha preso il nome di piano segreto dei Benedettini.  “Chi dovesse indicare i livelli del monastero attorno ai due chiostri (Ponente e Levante) osservandolo dai prospetti a sud e ad est affermerebbe che sono tre: il piano terra, il primo e il secondo; né sorgerebbe dubbio alcuno corrispondendo detti livelli alla inequivocabile successione in altezza di porte e balconi”, la questione dei livelli del Monastero è invece molto complessa e non facile descrizione. Esistono, infatti, altri due piani che rivelano una storia che ha avuto inizio nel 1558 e che parve arrestarsi con il terremoto del 1693. Del Monastero fondato nel 1558 restano solo il piano seminterrato, attuale biblioteca, ed un piano non visibile oggi destinato ad accogliere il deposito dei libri, liberato a partire dal 1993 dalle macerie del terremoto che ne avevano occultato la presenza.

Carmelo Russo spiega con dovizia di particolari la relazione che questo ambiente “segreto” ha con il più noto Monastero settecentesco, quali sono stati i problemi affrontati e le soluzioni architettoniche trovate.

L’appuntamento si rivolge non solo agli esperti e agli studenti di architettura e di ingegneria, ma anche a coloro che sono curiosi di comprendere un’opera architettonica in continuo mutamento, dialogando con coloro che questi mutamenti li hanno progettati e realizzati.

 

All’incontro oltre all’autore, ing. Carmelo Russo, saranno presenti Giuseppe Pagnano, Professore Ordinario di Disegno dell’Architettura, Facoltà di Architettura dell’Università di Catania, Eugenio Magnano San Lio, docente di Disegno e Rappresentazione dell’Architettura, presso il Dipartimento di Architettura  Federica Maria Chiara Santagati, docente di museologia presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche e Francesco Mannino, presidente di Officine Culturali.

Chi è Carmelo Russo

Carmelo Russo nasce nel 1957 a Catania, città in cui nel 1983 si laurea in Ingegneria Civile Edile con la tesi “Proposta per il Riuso di Palazzo Reburdone”, pubblicata nel 1984 per la riconosciuta dignità di stampa. La trentennale esperienza professionale lo vede al fianco di stimati colleghi per la progettazione di interventi di recupero e restauro di edifici monumentali; nell’ambito della museografia per allestimenti permanenti e temporanei. Intensa l’attività svolta all’interno del Monastero dei Benedettini di Catania, iniziata nel 1985 con la collaborazione al Prof. Arch. Giuseppe Pagnano, proseguita a partire dai primi anni ’90 col Prof. Arch. Giancarlo De Carlo per il recupero dello stesso a sede della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania. Con De Carlo ha inoltre collaborato anche per le progettazioni riguardanti la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Catania. Dal 2000 è socio cofondatore dello studio associato “ELLENIA + TRE Architettura Ingegneria”, oggi condiviso con l’Arch. Giuseppe Amadore, l’Arch. Antonio Carcione, l’Ing. Alessandro Zanghì e l’Ing. Giovanni Calabrese. Tra tutti gli interventi cui ha preso parte, si ricorda la collaborazione all’Ing. R. De Benedictis e all’Arch. S. Tringali per la progettazione della ricostruzione della Cattedrale di Noto (SR).

 

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