Sicilia Economia - News di economia, turismo e agricoltura in Sicilia.



Coronavirus, avvocati: 20mila procedimenti penali verso il rinvio a Palermo

La Fase 3 della giustizia nel nostro Paese ha un solo comun denominatore: la paralisi. Gli avvocati avevano programmato di scendere in piazza, manifestare. Poi, dopo l’apertura di un’interlocuzione con il governo, gli avvocati hanno optato per una maratona di conferenze stampa in tutta Italia così da far sentire comunque la propria voce e lanciare l’allarme sulla situazione della Giustizia italiana, oggi.

Già, perché nonostante i numeri dei contagi confermino che il picco è ormai lontano e nonostante dappertutto si respiri un semi ritorno alla normalità, i tribunali continuano a rimanere chiusi e i processi vanno avanti, lentamente, da remoto. Il risultato è una macchina inceppata, “uno dei livelli più critici della storia repubblicana”, denunciano gli avvocati. A parlare con la stampa questa mattina da Palermo: il presidente Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Palermo, Giovanni Immordino; il delegato alla Cassa Forense del Distretto della Corte di Appello di Palermo, Pietro Alosi; il presidente dell’Unione dei Fori Siciliani, Giuseppe Di Stefano; il delegato all’OCF – Organismo Congressuale Forense – del Distretto della Corte di Appello di Palermo Accursio Gallo; il delegato al CNF – Consiglio Nazionale Forense – del distretto della Corte di Appello di Palermo, Francesco Greco.

Intanto, i numeri. Più che preoccupanti se si considera che solo nell’ambito della giustizia penale,a Palermo, dal 9 marzo all’11 maggio, sono stati rinviati 10.800 i procedimenti (“saranno 20 mila entro luglio se non si interviene in maniera celere”, denunciano gli avvocati). Ad essere ingolfata è l’intera macchina giudiziaria – dalle procure agli uffici dei giudici di pace – con l’aggravante che al momento non c’è nessuna legge che stabilisce la ritorno fisico all’interno dei Palazzi di Giustizia. “Riaprono le discoteche, i lidi, i negozi, le fabbriche, i cantieri ma per i Tribunali e per la Scuola rimane tutto fermo. È come se fossimo ancora in pieno lockdown, chiediamo un intervento legislativo che stabilisca la riapertura anche per la giustizia italiana”, dicono gli avvocati.

Insomma, una giustizia sospesa che rischia di ammalarsi ogni giorno di più. “Come si possono infliggere 30 anni a un imputato senza guardarlo negli occhi. Giurati, avvocati e pm hanno bisogno dei dibattimenti”, dice Immordino. Anche l’accesso agli atti è un rompicapo: “Non amministrare giustizia e non dare risposte ai cittadini – dice Di Stefano – è rischioso perché altrimenti ci saranno altri ‘tribunali’ che funzioneranno e non possiamo far finta di non saperlo”. Problematico anche notificare un atto con legali costretti a file lunghissime che iniziano alle prime ore dell’alba. “Abbiamo proposto la prenotazione telematica saltacode ma ancora non è attiva”, denuncia Immordino

Infine, la sofferenza dal punto di vista economico: “La cassa forense – dice Alosi – ha anticipato le somme dei 600 euro, a Palermo circa il 60% su 5 mila”. Quanto basta per mantenere lo stato di agitazione. In attesa di risposte.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ambiente

2 min

La Ugri- Servizi per l’Ambiente è un’ azienda palermitana che opera, prevalentemente, con i suoi servizi in tutta la Sicilia, ma che sviluppa attività anche oltre lo Stretto. Lavora sia con il pubblico che con il privato. Ascoltare i bisogni della comunità è la mission con la quale la Ugri affronta il lavoro rivolgendosi alle […]

1 min

Un milione e 100 mila euro per adeguare gli impianti elettrici di tre dighe in Sicilia, tutte nell’Ennese. Lo prevede un bando del dipartimento dell’Acqua e dei rifiuti pubblicato sul sito istituzionale della Regione Siciliana. In particolare, nella diga Olivo, in contrada Gritti a Piazza Armerina, verranno eseguiti lavori su distribuzione esterna, cabina elettrica, due gruppi […]

2 min

C’è ancora tanto da fare in Sicilia in tema di gestione e depurazione delle acque refluee urbane con una gestione contrassegnata dal caos frutto “di una infelice combinazione di incapacità politica e disorganizzazione tecnica”. E’ quello che scrive la commissione nazionale ecomafie nel rapporto finale sulla situazione in Sicilia. La commissione, guidata dal presidente Stefano […]

1 min

Il governo Musumeci, su proposta dell’assessore regionale al Territorio e all’Ambiente, nell’ultima seduta di giunta ha approvato il Paf (Prioritized Action Framework), il Piano delle azioni prioritarie per la Rete Natura 2000 siciliana. Questo importante traguardo permetterà alla Regione Siciliana di garantire ogni investimento utile alla tutela e alla valorizzazione del capitale naturale regionale. L’approvazione […]

2 min

Si è insediato ieri il tavolo tecnico presieduto dall’assessore regionale per il Territorio e l’ambiente, Toto Cordaro, per definire la strategia regionale per lo sviluppo sostenibile “La Sicilia Sostenibile”, in linea con gli obiettivi di Agenda 2030. Al tavolo hanno partecipato i rappresentanti dei dipartimenti in capo agli assessorati della Regione Siciliana ed esperti esterni […]