La casa green fa bene all’ambiente e anche al portafoglio. Nell’ultimo anno, complici le aspettative sul calo dei tassi di interesse e le offerte lanciate da alcune banche per cavalcare l’onda della direttiva Ue sull’efficientamento energetico degli immobili, il costo dei mutui per abitazioni di Classe A e B ha segnato una forte contrazione. Secondo […]
Rinnovato il credito d’imposta per acquisto di beni strumentali. Sulla scia degli anni precedenti, anche nel 2021 e 2022 con possibilità di estenderlo all’anno d’imposta 2023, la Legge di Bilancio 2021 (L.78/2020) con i Commi dal 1051 al 1063 dell’Art. 1, interviene rifinanziando alle imprese il credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi.
Per sommi capi ed in sintesi, possiamo distinguere la misura agevolativa dei commi citati, in due tipologie:
A) Un Credito d’Imposta per Investimenti in beni o servizi non rientranti nella cosidetta industria 4.0”. A questa tipologia di imprese, ma anche agli esercenti arti e professioni, viene riconosciuto un credito di imposta per investimenti in beni materiali ed immateriali strumentali nuovi che non sono ascrivibili alla categoria c.d. “4.0” in misura pari:
– al 10% del costo sostenuto, per investimenti effettuati dal 16 novembre 2020 al 31 dicembre 2021, con aumento al 15% per gli investimenti nel lavoro agile, entro un limite complessivo di costi ammissibili pari ad Euro 2 milioni in totale, per i beni materiali e ad Euro 1 milione in totale per i beni immateriali.
– al 6% del costo sostenuto, per gli investimenti effettuati nel 2022, entro un limite complessivo di costi ammissibili pari ad Euro 2 milioni in totale, per i beni materiali e ad Euro 1 milione in totale per i beni immateriali.
B) Un Credito d’Imposta per Beni Materiali considerati “4.0” compresi e definiti nell’allegato a della Legge .232/2016. Per questa categoria di beni , alle imprese viene riconosciuto un credito di imposta per investimenti – effettuati nel periodo 16 novembre 2020 al 31 dicembre 2021 – in beni materiali ascrivibili alla categoria c.d. “4.0” in misura pari:
– al 50% del costo sostenuto, per investimenti fino a 2,5 milioni di Euro;
– al 30% del costo sostenuto, per investimenti di valore compreso tra 2,5 milioni di Euro e 10 milioni di Euro;
– al 10% del costo sostenuto, per investimenti tra 10 milioni di Euro e 20 milioni di Euro.
Mentre per gli investimenti – effettuati nel 2022 – in beni materiali individuabili e ascrivibili alla categoria c.d. “4.0” viene riconosciuta una agevolazione in misura pari:
– al 40% del costo sostenuto, per investimenti fino a 2,5 milioni di Euro;
– al 20% del costo sostenuto, per investimenti di valore compreso tra 2,5 milioni di Euro e 10 milioni di Euro;
– al 10% del costo sostenuto, per investimenti tra 10 milioni di Euro e 20 milioni di Euro.
C) Un Credito d’Imposta per Beni Immateriali “4.0” compresi e individuati nell’Allegato B) alla Legge n. 232/2016. Sole alle imprese – quindi non ai liberi professionisti – viene riconosciuto un credito di imposta per investimenti – effettuati nel periodo 16 novembre 2020 fino al 31 dicembre 2022 – in beni immateriali in misura pari:
– al 20% del costo sostenuto, per investimenti fino a 1 milione di Euro.
Tutti e tre questa tipologia di agevolazioni deve sottostare a particolari fra cui quello di utilizzare il credito in compensazione esclusivamente con F24.