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La scommessa in un sogno. Il modello Favara sbarca a Roma

Il modello Favara sbarca nella capitale (il 4 febbraio 2020) a rappresentare l’Italia al convegno mondiale ‘Urban Thinker Campus’ dal titolo “Rigenerazione urbana, green finance e misurazione dello sviluppo sostenibile”.

Un evento internazionale di sensibilizzazione per la sostenibilità nel nostro paese e di valutatore, per lo sviluppo territoriale e la rigenerazione urbana, su una tematica presente nell’agenda di sviluppo 2030 delle Nazioni Unite. Tra gli organizzatori FIABCI (Fédération Internationale des Admistrateurs de Bien et Conseils Immobiliers), ed E-Valuations (in qualità di socio Fiabci) come rappresentante per l’Italia di un ruolo, quello del valutatore, fondamentale per lo sviluppo e la riqualificazione urbana.

La valutazione come strumento e cardine base per dare vita e studiare la fattibilità di un progetto di recupero territoriale. Partendo da Detroit, esempio tipico di città resiliente, rinata dalle proprie ceneri in modo completamente difforme dalle sue origini, a seguito della crisi finanziaria del 2008, l’architetto Giuseppe Ioren Napoli, coordinatore per E-Valuations della Sezione di Palermo, porterà come modello sul territorio italiano la cittadina di Favara, comune in provincia di Agrigento.

Ma come e dove ripartire per uno sviluppo urbano, sostenibile e resiliente, tra i temi peculiari dell’incontro a Roma il 4 febbraio, insieme a quello di presentare un nuovo sistema di misurazione della percezione che hanno i cittadini della sostenibilità del loro territorio. “Premesso che non a caso “Detroit e Favara” vengono definite “Città Casi Studio” delle industrie creative per lo sviluppo sostenibile- spiega Ioren- la Farm Cultural Park Favara, testimonia una realtà concreta e straordinaria di innovazione sociale, non dal punto di vista economico poiché sostenuta ancora dalla famiglia Bartoli. Tuttavia le istituzioni non mostrano abbastanza interesse alle iniziative, ai progetti che da 10 anni si svolgono alla FARM di Favara, dunque diventa prioritario coinvolgere la “finanza immobiliare’ in un “grande “ intervento di recupero urbano in Sicilia”.

Campione di riqualificazione Favara, la cittadina siciliana, in passato sede di abusivismo e degrado, vince una sfida difficile e complessa ma non impossibile. Un miracolo di trasformazione urbanistica, in chiave sostenibile in un territorio fortemente deteriorato. Nel piccolo paesino, di 32 mila abitanti, in provincia di Agrigento, residenti e artisti hanno completamente trasformato la località , rendendola uno dei luoghi più attraenti della Sicilia, meta di turisti.
Un vero e proprio laboratorio artistico a cielo aperto. Gallerie, mostre, laboratori gratuiti e aperti al pubblico, spazi per workshop, incontri e feste, un borgo destinato al decadimento è rinato diventando una delle principali attrazioni della zona. “Farm Cultural Park Favara“, uno spazio attrattivo per un turismo di qualità con una forte matrice artistica in sette anni, a fronte di un investimento di più di 20 milioni di euro, ha portato in media 120 mila visitatori all’anno, creato diverse opportunità di lavoro, stravolto l’economia locale, con la comparsa di piccoli alberghi, locali e attività.

Un traguardo raggiunto, grazie alla generosità economica, di una lungimirante coppia che ha deciso di ridare vita a un centro sventrato in passato dall’abusivismo e dal degrado cittadino. Il merito è del notaio Andrea Bartoli e sua moglie Florinda Saieva, che hanno fatto rifiorire un intero paese in una piccola Berlino sotto il sole. Virtuoso esempio di innovazione sociale, sviluppo urbano, sostenibile e resiliente, che molte realtà territoriali italiane dovrebbero prendere in considerazione per ripensare il proprio futuro urbanistico.

Ecco il Programma del convegno a Roma:

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