La casa green fa bene all’ambiente e anche al portafoglio. Nell’ultimo anno, complici le aspettative sul calo dei tassi di interesse e le offerte lanciate da alcune banche per cavalcare l’onda della direttiva Ue sull’efficientamento energetico degli immobili, il costo dei mutui per abitazioni di Classe A e B ha segnato una forte contrazione. Secondo […]
L’agricoltura che ormai si definisce ‘eroica’ – perché di difficilissima gestione – ha segnato il paesaggio di Pantelleria ma fornisce anche soluzioni adattabili a buona parte del Mediterraneo rispetto al cambiamento climatico in atto.
Per questo da oggi fino a domenica 20 settembre, l’AIAPP – Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio si è data appuntamento a Pantelleria. L’incontro organizzato dalla Sezione Sicilia ha l’intento non solo di conoscere meglio gli habitat naturali dell’isola, ma soprattutto di confrontarsi sulle tecniche di coltivazione e gestione del territorio utilizzate che mostrano una capacità di adattamento e di resilienza. Un insegnamento utile per affrontare le attuali sfide climatiche e ambientali.
“Quale migliore adattamento ai cambiamenti climatici potrebbe attuarsi se non quello che prende insegnamento dal paesaggio rurale, frutto della sapienza contadina che ha modellato nel tempo il territorio, creando sinergia fra i processi economici, sociali ed ambientali di un determinato luogo”, ha precisato la vicepresidente nazionale AIAPP, architetta Giulia de Angelis.
Un paesaggio, quello di Pantelleria. fortemente connotato da tecniche e pratiche agricole studiate per questo territorio. Tra queste, i giardini circolari, recinti alti fino a cinque metri realizzati con pietre a secco per proteggere dal vento una singola pianta di agrumi garantendogli un microclima adatto alla crescita e una costante presenza di acqua. E anche la coltivazione della vite ad alberello, unica al mondo, portata avanti in piccole buche concave scavate nel terreno che sfruttando il tasso di umidità assicurano alla vite – opportunamente potata – le condizioni per la sua crescita e produttività.
“Pantelleria, riconosciuta patrimonio UNESCO nel 2014 per la pratica agricola della vite ad alberello e per la tradizione dei muretti a secco e proclamata Parco Nazionale nel 2016 – spiega l’architetta Antonella Bondì, presidente della Sezione Sicilia – offre numerosi spunti legati alla sua particolare conformazione geologica, pedologica e climatica, nonché alla millenaria tradizione rurale che ha modellato un mosaico agrario di colture non irrigue. Il paesaggio pantesco presenta testimonianze di una caparbia, sapiente azione di adattamento e resilienza per ovviare ai limiti posti dal contesto ambientale. E’, perciò, ambito di studio ideale per confrontarsi con personalità ed esperti locali su strategie e tecniche utili anche in altri contesti”.
Questo di Pantelleria è uno degli appuntamenti della manifestazione “Giardini & Paesaggi Aperti”. Una maratona che dura fino alla fine di ottobre e che vede coinvolte migliaia di persone in visite guidate (a questo link tutti gli appuntamenti). Un’occasione per toccare con mano i benefici che gli interventi di architettura del paesaggio possono determinare, rispetto alle sfide che i cambiamenti in atto ci impongono, in termini di superamento e mitigazione di molte criticità ambientali e sociali.
Il viaggio studio a Pantelleria, organizzato dalla Sezione Sicilia, ha ottenuto i patrocini del Comune di Pantelleria, dell’ Ordine provinciale di Trapani degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e dell’ Ordine provinciale di Trapani dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali; sarà l’occasione per l’AIAPP di intessere rapporti istituzionali durante l’incontro con il Sindaco e di consolidare collaborazioni con personalità e paesaggisti che operano sull’isola, al fine di promuovere il progetto di paesaggio.
AIAPP, Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio riunisce più di 700 iscritti fra professionisti, studiosi e studenti impegnati a tutelare, conservare e valorizzare il paesaggio, attraverso la progettazione, la ricerca, la formazione e le attività scientifico-culturali di informazione e aggiornamento professionale. Rappresenta i professionisti attivi nel campo dell’architettura del paesaggio, ed è membro di IFLA (International Federation of Landscape Architects) e di IFLA Europe (International Federation of Landscape Architecture Europe).