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Pnrr, 10 azioni del governo per aiutare i Comuni impegnati nei progetti

Le possibilità di successo del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e delle politiche di coesione nazionali ed europee passano in buona parte dalla capacità che le amministrazioni pubbliche dimostreranno nel saper presentare e attuare i progetti. Circa 66 miliardi di euro, pari a un terzo del totale dei fondi messi a disposizione dal PNRR, sono riservati a investimenti affidati alla gestione dei territori. In particolare, 20 miliardi per quanto riguarda il Mezzogiorno, ai quali si sommeranno circa 9 miliardi di React-EU, 54 miliardi di Fondi strutturali europei e 58 miliardi del Fondo di sviluppo e coesione.

Pnrr Mara Carfagna

Purtroppo, però, gli enti locali – soprattutto al Sud – spesso non sono nelle condizioni di poter sfruttare al meglio queste opportunità, in particolare per carenze finanziarie e di organico.

Per questo, il governo ha messo in campo una serie di strumenti per supportare l’azione di Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni, con un’attenzione particolare al Mezzogiorno.

Si tratta di dieci azioni volte a potenziare gli organici delle amministrazioni locali con figure tecniche specifiche, a ricercare progetti per determinati obiettivi, a fornire assistenza nelle varie fasi di programmazione e realizzazione delle opere.

Ecco in sintesi gli strumenti a disposizione.

  • CONCORSO SUD

Mentre i primi 778 tecnici sono in gran parte operativi all’interno delle amministrazioni scelte, sono in corso le procedure per il reclutamento di altre 2.022 unità a supporto delle amministrazioni impegnate al Sud nell’attuazione delle politiche di coesione nazionali ed europee. Il nuovo bando prevede criteri più favorevoli per i giovani laureati.

>> Più informazioni sulla procedura di selezione in corso qui.

  • ASSUNZIONI SPECIFICHE PER I PROGETTI

Le pubbliche amministrazioni possono assumere personale a tempo determinato al solo scopo di realizzare i progetti previsti dal PNRR di cui sono titolari. Le spese, se ritenute ammissibili, possono essere inserite a carico dei progetti.

>> La misura è prevista all’articolo 1 del decreto-legge n. 80/2021 sul rafforzamento della capacità amministrativa.

  • MILLE POSTI PER ATTIVITÀ AMMINISTRATIVE

Le Regioni possono sottoscrivere complessivamente almeno mille incarichi di collaborazione con professionisti ed esperti chiamati a fornire supporto ai procedimenti amministrativi connessi all’attuazione del PNRR. Il personale è assunto dalle Regioni e può essere ripartito tra le amministrazioni locali in base alle esigenze. Sono a disposizione 320 milioni di euro, di cui il 40% riservato al Sud (per almeno 400 incarichi).

>> Le informazioni sul sito del Dipartimento della Funzione Pubblica.

  • RISORSE DAI FONDI STRUTTURALI EUROPEI

Le Regioni possono richiedere di utilizzare risorse dei Programmi operativi complementari (POC), finanziati dai Fondi strutturali europei e cofinanziati con risorse nazionali, per azioni di supporto tecnico e operativo all’attuazione dei progetti del PNRR.

>> Questa opportunità è prevista dall’art. 9 del decreto-legge n. 152/2021 sulle ‘norme abilitanti’ del PNRR.

  • NUOVE FORZE DALL’AGENZIA PER LA COESIONE

Un emendamento all’esame del Parlamento potrà consentire all’Agenzia per la Coesione territoriale di stipulare contratti a professionisti, che andranno a supportare i Comuni del Mezzogiorno. Così, grazie alle risorse del PON Governance, si potrà “potenziare” l’intervento avviato con il Concorso Sud.

  • IL FONDO PER I CONCORSI DI IDEE E PROGETTI

I Comuni fino a 30mila abitanti, le Province e le Città metropolitane del Sud, delle aree interne e delle regioni Umbria e Marche, hanno a disposizione le risorse per concorsi di idee e progetti in ambito urbanistico e di innovazione sociale. I Comuni fino a 5.000 abitanti possono scegliere di impegnare le risorse anche direttamente per studi di fattibilità tecnica ed economica. È stato istituito un Fondo con una dotazione di 161.515.175 euro.

>> Si tratta di una norma prevista dal decreto-legge n.121/2021 ‘Infrastrutture’. Qui sono illustrati i principali vantaggi per Sud e aree interne contenuti in quel provvedimento.

  • SUPPORTO TECNICO DI SOCIETÀ IN HOUSE DELLO STATO

Consip, Invitalia, Difesa Servizi e Sogei mettono a disposizione esperti qualificati per il supporto tecnico-operativo a favore delle amministrazioni locali. Per stipulare la convenzione, non serve avere un progetto già definito, basta solo la fase preliminare. Il costo può andare a carico dei relativi progetti del PNRR ammessi a finanziamento.

>> La norma è contenuta nell’art. 10 del decreto-legge n. 77/2021 su ‘governance e semplificazioni’.

  • SERVIZI DI SUPPORTO PER LE STAZIONI APPALTANTI

Consip fornisce azioni di formazione del personale, contratti e servizi di supporto per rafforzare la capacità delle stazioni appaltanti. Il governo ha stanziato a questo scopo 40 milioni l’anno fino al 2026.

>> Questa misura fa riferimento all’art. 11 del decreto-legge n. 77/2021 su ‘governance e semplificazioni’.

  • LE CONVENZIONI CON CASSA DEPOSITI E PRESTITI

Le amministrazioni possono sottoscrivere convenzioni con Cassa Depositi e Prestiti, che – direttamente o tramite le società controllate – fornisce assistenza e supporto tecnico-operativo. Gli oneri possono essere assorbiti dagli investimenti che saranno realizzati.

>> È un’opportunità prevista dall’art. 10 del decreto-legge n. 121/2021 “Infrastrutture”.

  • TASK FORCE PER L’EDILIZIA SCOLASTICA

Per la progettazione e la realizzazione dei progetti di edilizia scolastica finanziati dal PNRR, l’Agenzia per la Coesione territoriale – in convenzione con il Ministero dell’Istruzione – organizza una task force di supporto ai Comuni, ulteriormente potenziata ed estesa fino al 2025 grazie al finanziamento di 63 milioni di euro dal PON Governance.

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