La casa green fa bene all’ambiente e anche al portafoglio. Nell’ultimo anno, complici le aspettative sul calo dei tassi di interesse e le offerte lanciate da alcune banche per cavalcare l’onda della direttiva Ue sull’efficientamento energetico degli immobili, il costo dei mutui per abitazioni di Classe A e B ha segnato una forte contrazione. Secondo […]
Il superamento delle barriere architettoniche è entrato a far parte degli interventi agevolabili attraverso il Superbonus 110%, incentivo fiscale che il Governo Italiano ha introdotto nel 2020 e prorogato fino al 2022. Si tratta di una delle novità della Finanziaria approvata a dicembre 2020. Un grande risultato per quello che viene definito il settore del trasporto verticale: gli ascensori. Per raggiungere questo obiettivo nel 2020 è stato intrapreso un lungo percorso, partendo da un concetto che gli operatori del settore ritengono piuttosto scontato, ma che ai più sfugge: l’ascensore ha un’importanza vitale per alcune categorie di utenti il cui movimento è totalmente subordinato all’abbattimento delle barriere architettoniche. Ed un’opportunità per tutti gli operatori del nostro settore: componentisti, installatori, manutentori. Per quanto riguarda l’abbattimento delle barriere architettoniche, permettono di accedere al Superbonus, in linea di massima, tutti quegli interventi citati alla lettera E del Testo Unico 22/12/86 n.917, finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche e volti a favorire la mobilità interna ed esterna alle abitazioni per persone portatrici di handicap, ai sensi dell’articolo 3 comma 3 Legge 5/2/92 n.104.
L’ascensore è spesso visto come un grande elettrodomestico e si dimentica che in realtà è un autentico e diffusissimo mezzo di trasporto che (fatta eccezione per alcuni impianti pubblici o di utilizzo turistico provvisti di addetto in cabina) effettua un numero non predeterminato di corse e viaggia totalmente privo di conducente e completamente automatizzato. Da qui diventa evidente l’assoluta necessità, per il bene degli utilizzatori, che l’impianto garantisca la massima sicurezza.
È quindi essenziale il lavoro di coloro che sono quotidianamente coinvolti nel corretto funzionamento di questi impianti e che si prodigano per garantire agli utenti (di ogni età e condizione) che la semplice pressione di un tasto si concluda (‘naturalmente’ e senza danni) con lo spostamento verticale desiderato di persone e cose. Ancor più se consideriamo che, a differenza di altri mezzi di trasporto soggetti a interruzione programmata di servizio, l’ascensore è presidiato continuativamente, giorno e notte.
Partendo da queste considerazioni di base, inspiegabilmente sottovalutate a lungo dalle Istituzioni, è stata portata avanti gradualmente una competente, tenace e dettagliata azione informativa per sensibilizzare i vari ambienti politici e istituzionali sul ruolo importante del nostro settore. Queste argomentazioni sono state più volte espresse e approfondite in vari ambienti tecnici e politici, fino a quando alcune componenti del Governo, particolarmente sensibili a questa problematica e capaci di riconoscere quanto la professionalità e l’importanza del nostro comparto non fossero state finora valorizzate a sufficienza, hanno condiviso la nostra causa, aprendo la porta a un dialogo di fattiva collaborazione e inserendo nel Bilancio di Previsione per l’anno 2021 una variante in tal senso all’art. 119 del DL 19/2/2020 n.34 convertito in Legge 17/7/2020 n.77, che permetterà di includere gli ammodernamenti dell’ascensore tra le ‘attività trainate’ dai lavori già oggetto di Superbonus.
“Nel corso del 2020 sono stati organizzati incontri (in conference call e, quando possibile, in presenza), preparate proposte tecniche specifiche, tradotte poi in emendamenti presentati varie volte nelle apposite sedi – spiega salvatore Nasca, presidente Cpi -. Dopo mesi di impegno, si è finalmente arrivati a far condividere alla maggioranza governativa la necessità dell’eliminazione delle barriere architettoniche e l’opportunità di prevedere nella Legge di Bilancio 2021 un emendamento di più ampio respiro, che estenda il Superbonus 110% anche agli ascensori in uso a soggetti di età over 65 o con disabilità. Ora che questa possibilità è stata inserita in Finanziaria, sarà importante che l’intero nostro settore, in tutte le sue componenti, tenti di instaurare con il Ministero un dialogo che contribuisca alla redazione del Regolamento (senza il quale l’azione fin qua svolta risulterebbe purtroppo vana) che renderà attuativo l’emendamento approvato, ratificando la modalità e i termini per gli utenti per beneficiare del Superbonus anche per gli interventi su ascensori e montacarichi”.